Sulle colonne del Mattino, il ds granata Angelo Fabiani ha fatto il punto sul momento vissuto dalla Salernitana. Il dirigente del club di via Allende ha analizzato la situazione di classifica e ha parlato dell'amarezza dei tifosi.

Direttore, la Salernitana è in crisi?

"Di risultati sì: è sotto gli occhi di tutti. Ma non certo per la mole di gioco espressa. Torniamo da Pescara con tanta rabbia in corpo. È un momentaccio che avrà pure un termine. Ci occorre una vittoria. Occorre fare punti. C'è da stare tranquilli sereni e non farsi prendere dall'ansia del risultato. Sono convinto che questi giocatori hanno comunque fatto ottime prestazioni che purtroppo non hanno portato punti".

Cosa c'è che non va allora?

"Ci manca il gol. A volte bisognerebbe essere più cinici sotto rete. Al primo errore, alla prima disattenzione invece veniamo puniti oltremodo. Penso a Brugman che indovina il tiro della domenica...". 


Anche la Salernitana deve guardarsi le spalle?

"In questo torneo nessuno può fare sogni tranquilli. Questo è un campionato tutto ancora da scrivere e da vivere. Solo alla fine si potranno tirare le somme. Oggi dico e chiedo alla piazza di stringersi intorno ai calciatori e alla squadra. Con fiducia e forza per risalire la china". 

Crede ancora nei playoff?

"Credo che questa squadra possa fare un buon campionato. I playoff non sono poi così lontani, ma è anche vero che neppure la zona che scotta e così distante. Chiedo solo di non fare il gioco degli altri. Il gioco al massacro. Il gioco allo sfascio. Anche se ci sono abituato: ne abbiamo passate di peggiori. Siamo tutti dispiaciuti, in primis i calciatori e lo staff tecnico. Mi auguro che questa striscia negativa abbia fine". 
 

La tifoseria è delusa.

"Siamo attenti all'umore della piazza. Le critiche fanno parte del gioco e ti aiutano a migliorare. Ai tifosi dico che non eravamo fenomeni dopo Avellino e non siamo brocchi dopo Pescara. Ci vuole sempre equilibrio. Non vorrei che si dimenticasse che abbiamo preso Monaco, Casasola e Palombi che sono ottimi elementi".

 
Cosa dice di Lotito che distingue Salernitana e Lazio in campagna elettorale?

"Dico che ha detto la verità. Ha detto che non è il presidente della Salernitana ed è vero: è un azionista al 50% con Marco Mezzaroma. Non vedo cosa ci sia di strano. La stessa cosa si dovrebbe dire allora anche di Mezzaroma. Se poi si vuole sempre strumentalizzare ogni cosa, il discorso cambia. Io dico solo che la Salernitana si toglierà grosse soddisfazioni".

Sezione: News / Data: Lun 12 febbraio 2018 alle 08:17
Autore: ts redazione
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