E’ stato il direttore sportivo della Salernitana Angelo Fabiani ad aprire la conferenza stampa di questa mattina, occasione per comunicare i motivi che hanno spinto la società a scegliere Emanuele Calaiò come nuovo osservatore per il settore giovanile: “Anzitutto mi preme ringraziare un calciatore e un ragazzo straordinario, se non lo reputavo un grandissimo professionista non lo avrei fatto lavorare al mio fianco. Sin dai tempi di Messina è stato sempre un spettacolo ammirarlo come avversario e chi ama il calcio non può che dirgli grazie per quello che ha regalato a tutti gli amanti dello sport in 22 anni di eccellente carriera. Vi posso dire che era un accordo pregresso, già a marzo contattai il suo procuratore prospettandogli la possibilità di inserirlo nei quadri dirigenziali. L’allenatore sapeva perfettamente come stessero le cose. Nel corso della prima riunione tecnica gli comunicammo che quasi tutti i calciatori che avevano fatto parte della rosa sarebbero stati mandati via: sul campo siamo retrocessi, bisognava cambiare. Emanuele ha svolto il ritiro perché c’è un contratto da onorare e da rispettare, non potevamo certo rescindere e poi dopo tre mesi iniziare la carriera da dirigente. E’ naturale che un professionista sia a disposizione come atleta fino a quando l’iter burocratico per un cambio di ruolo non si completa. Non mi sembra il momento di fare polemiche o vedere cose strane dietro un qualcosa che era nella mente di ognuno di noi da mesi: gli faccio un grande in bocca al lupo per questo percorso, spero mi porterà tanti calciatori validi perché debbo realizzare delle plusvalenze. Battute a parte il nostro settore giovanile crescerà ancora. Apparentemente i risultati non sono stati buoni, ma abbiamo decine e decine di ragazzi validi e di proprietà che si stanno facendo le ossa in giro per l’Italia. Ripartire da zero non è mai facile, ricostruire richiede tempo. Nel mentre abbiamo una sede sociale e una nuova struttura degli allenamenti che i tecnici stanno apprezzando molto”.

Sezione: News / Data: Mer 18 settembre 2019 alle 13:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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