Due giorni fa ha compiuto quaranta anni Dino Fava, uno che di gol in carriera ne ha fatti tanti, anche a Salerno. Sulle colonne del quotidiano La Città, l'attaccante di Formia ha detto la sua sulla Salernitana, sulla sua avventura in granata e sulla sfida di lunedì sera tra Coda e Caputo.

Fava, dopo tanti anni cosa si porta dietro dell’esperienza granata?

"Io sono stato benissimo. La città è meravigliosa, i tifosi stupendi. Capirono un po’ tardi i problemi che c’erano all’interno della società, forse anche per merito nostro che non facemmo uscire nulla fin quando non ce la facemmo più ed esternammo tutto. Lì ci capirono e paradossalmente si creò una bellissima sintonia tra squadra e tifoseria".

In quella Salernitana con lei giocava anche Caputo.

"Già a Salerno mostrò quelle che erano le sue qualità anche se non riuscì ad esprimersi al massimo. L’ambiente non era dei migliori in quell’anno, ma si vedeva già durante gli allenamenti che ci sapeva fare".

Senza i problemi societari la storia tra Caputo e la Salernitana sarebbe proseguita?

"Tutti in quell’anno avemmo problemi con la società, non solo lui. La prese in maniera diversa rispetta agli altri. Ricordo che ci fu anche un gesto poco piacevole nei confronti della tifoseria, poi le cose col tempo si sono sistemate un po’".

È a quota 14, a 5 centri da Pazzini capocannoniere.

"Se sta nell’ambiente giusto è uno che può fare tanto. Ha trovato la sua serenità a Chiavari, ha caparbietà e determinazione e questi due ingredienti per un attaccante sono davvero fondamentali, aiutano tanto".

Alle spalle di Caputo in classifica marcatori c’è Coda.

"L’ho detto già ad inizio stagione, a me Massimo piace tantissimo. Lunedì sera sarà una sfida interessante, bellissima grazie anche a due attaccanti fortissimi che possono ancora fare molto per le rispettive squadre".

Dei due, chi prenderebbe?

"Sono giocatori con caratteristiche diverse. Potrebbero anche stare insieme in un reparto a due, formerebbero una coppia super assieme".

Restiamo in tema attaccanti. Donnarumma va verso l’ennesima panchina: merita più spazio secondo lei?

"È molto forte anche lui. Ma ha un problema. Se non è messo nella posizione giusta o al fianco dell’attaccante a lui più congeniale, fa una fatica tremenda. Per quello che ho avuto modo di vedere mi ha da sempre dato l’impressione di avere tanta qualità ma pure una costante iniezione di fiducia. Mi sembra il classico attaccante che per potersi esprimere al massimo dev’essere sempre tranquillo, altrimenti non rende bene".

Vincere a Chiavari rilancerebbe i granata?

"Non sarà semplice, la Salernitana di quest’anno è squadra molto particolare. La paragono all’Inter: fa prove importanti, poi si perde e cade in gare assurde. Ma lunedì può far bene, e fare un gran finale".

Sezione: News / Data: Sab 18 marzo 2017 alle 19:00
Autore: ts redazione
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