"Un radar sonoro per battere i razzisti". È questa la proposta di Gabriele Gravina, presidente della FIGC, nell'intervista rilasciata questa mattina sulle pagine de la Repubblica: "A livello europeo, le nostre norme sono di una severità unica. Spesso però gli ululati non vengono sentiti allo stadio". Come rimediare? "L'antiterrorismo ha in dotazione un radar passivo, che grazie a dei microfoni direzionali riesce a determinare l'origine di un rumore. Con uno strumento del genere, si può pescare in diretta chi fa partire un coro razzista, o persino tracciare la traiettoria di un petardo. Bastano due pannelli e non stiamo parlando di costi proibitivi, l'unico problema è legato alla privacy, in quanto si tratta di uno strumento in grado di captare anche conversazioni private. Dobbiamo lavorare di concerto col ministero dell'Intero, ma potremmo testarlo a Palermo in occasione della gara contro l'Armenia".

Sezione: News / Data: Lun 21 ottobre 2019 alle 15:30
Autore: TS Redazione
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