Il braccio di ferro è iniziato, la giornata di giovedì sarà cruciale e tutto può ancora accadere. Il presidente della FIGC Gravina, sollecitato anche dall’amministrazione comunale di Foggia, ritiene che la Lega abbia affrettato i tempi assumendo una decisione non di precisa pertinenza e che viene considerata frettolosa perché non tiene conto dell’esito dei ricorsi che arriveranno in queste ore. In pratica la FIGC potrebbe chiedere domani la riproposizione dei play out stravolgendo una regola che vede il Foggia terzultimo e non quartultimo. E’ su questo punto che si è generata enorme confusione: l’ultimo posto del Palermo non ha cambiato la classifica finale, non c’è motivo per far giocare Salernitana e Venezia decretando una quinta retrocessa che sarebbe inevitabilmente ripescata. Il presidente Balata è stato chiaro: la volontà è quella di tutelare i club che hanno investito nel rispetto delle regole, la volontà di tutti coloro che erano presenti all’assemblea di ieri pomeriggio è quella di chiudere una stagione disastrosa e ripartire da zero senza ulteriori risvolti. C’è poi il CONI che dovrà decidere sul famoso punto di penalizzazione che è ago della bilancia e può decidere il destino della Salernitana, purtroppo. In un paese normale il passaggio da -15 a -6 sarebbe già stato evitato, oggi invece in Italia anche chi paga in nero può sperare in una riduzione ulteriore a campionato concluso. A giudicare sarà lo stesso tribunale che si è già espresso esaminando il medesimo ricorso, per logica non c’è nessun presupposto per l’accoglimento. Ma siamo, appunto, in Italia e c’è una città che sta facendo grosse pressioni.

Sezione: News / Data: Mer 15 maggio 2019 alle 14:00
Autore: Antonio Siniscalchi
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