Che la sua media punti sia insufficiente e addirittura inferiore al suo predecessore lo dicono i numeri, del resto tutti si aspettavano un rendimento diverso soprattutto dopo i 7 punti conquistati nelle prime 4 gare di gestione. Purtroppo, però, il Gregucci-ter non ha sortito gli effetti sperati e la Salernitana ha detto addio ai sogni di gloria ritrovandosi invischiata nella zona caldissima. Eppure il mister, non accontentato del tutto sul mercato, pur commettendo qualche errore ha comunque restituito serenità al gruppo assumendosi le responsabilità e provando in tutti i modi a trasmettere concetti quali senso di appartenenza e spirito di squadra. Tra i meriti principali quello di aver rivitalizzato Milan Djuric, protetto dalle critiche anche a costo di fargli fare qualche panchina in più e poi gettato nella mischia nella fase decisiva anche quando Calaiò è tornato a disposizione. A lui si deve anche il reintegro tra i titolari di una colonna come Pucino, un gioco più divertente e produttivo (per due volte la Salernitana ha segnato 4 reti in una gara) e la capacità di cambiare modulo per non dare punti di riferimento all'avversario. 

Sezione: News / Data: Dom 14 aprile 2019 alle 15:01
Autore: Ugo Baldi
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