"Io non avrei avuto problemi a parlare dopo le partite” ha detto ieri Angelo Gregucci ai microfoni di Telecolore, manifestando una certa insofferenza per l’impossibilità di dare spiegazioni quando è stato bersagliato dalle critiche. I numeri, del resto, non mentono: media punti irrisoria rispetto al suo predecessore, tantissime sconfitte anche in casa, gol subiti a raffica, zona play off mai nemmeno accarezzata e obbligo di guardarsi alle spalle. Certo, la sua Salernitana statisticamente produce più occasioni, talvolta ha giocato discretamente e paga soprattutto le carenze dei singoli, ma quanto fatto è troppo poco per garantirsi la riconferma pur essendo contrattualmente vincolato anche per la prossima stagione. La dirigenza gli avrebbe già comunicato la fine del rapporto lavorativo entro il prossimo 30 giugno, ma la sensazione è che Gregucci voglia togliersi qualche sassolino dalle scarpe per non rovinare il rapporto con la piazza e con quel Marco Mezzaroma che lo indicò come guida ideale per risollevarsi. Dal mercato di gennaio all’atteggiamento di alcuni calciatori: saranno tanti i temi da trattare nell’incontro a Roma già fissato per la prima settimana post campionato, quando Gregucci potrebbe chiedere fiducia a patto che la rosa venga rivoltata come un calzino. “Torregrossa ha fatto una buona giocata, ma se in quattro vanno a terra diventa difficile”, “Ho provato a trasmettere idee di gioco, ma ho avuto anche tanti infortunati” e “Non esiste che un calciatore sbagli un gol clamoroso e gli altri restino impassibili senza incoraggiarlo” tre delle frasi che lasciano intendere che lavorare con uno spogliatoio emotivamente vuoto non sarebbe semplice per nessuno. Che si possa a sorpresa ripartire da lui seguendo le sue indicazioni? Che il mister rinunci all’altro anno di contratto dimettendosi? Ancora venti giorni e sapremo tutto, di certo c’è che Gregucci avrebbe tanto da dire e non è detto che non lo farà in futuro.

Sezione: News / Data: Mer 24 aprile 2019 alle 12:00 / Fonte: IlFerraiuolo.it
Autore: Antonio Siniscalchi
vedi letture
Print