Ennesimo appuntamento con la rubrica “Incontro con la storia” grazie alla quale oggi andremo alla scoperta di Modena e della sua storia. Il centro emiliano sorge in un'area molto feconda, nel mezzo della Pianura Padana. La fertilità della zona favorì lo sviluppo di agglomerati umani fin dall'epoca preistorica come hanno dimostrato i ritrovamenti archeologici. Le prime popolazioni ad abitare l'area furono i Liguri ma il primo nucleo dell'odierna città fu fondato dagli Etruschi con il nome di Mùtina. La città finì poi in mano alla tribù dei Galli Boi, prima di passare sotto il controllo di Roma. Sottomessa l'intera regione padana nel III a.C. , i romani fecero di Mùtina una colonia nel 183 a.C. proprio lungo l'arteria della via Emilia costruita quattro anni prima, posizione che le permise un grande sviluppo. Nel 43 a.C. Modena divenne teatro di una delle battaglie più famose, che vide le truppe di Ottaviano e Decimo Bruto avere la meglio sullo schieramento guidato da Marco Antonio, intenzionato a vendicare la morte di Cesare. Modena raggiunse in epoca romana grande floridezza e splendore, prima di andare incontro ad una lenta decadenza negli ultimi secoli dell'Impero. Nel IV secolo d.C. Modena divenne poi sede episcopale e vide il vescovato di San Geminiano, oggi patrono della città. In epoca medievale Modena seguì le sorti dell'intera penisola andando incontro a numerose invasioni di popoli barbarici come quella degli Unni di Attila, prima di passare sotto il controllo dei Goti. Nei secoli seguenti si succedettero poi le dominazioni di Bizantini e Longobardi. Fu però proprio in questo periodo, intorno all'VIII d.C., che l'antico centro di Modena, ormai decaduta e in preda a inondazioni e carestie, fu abbandonato dagli abitanti, i quali si trasferirono nella vicina Cittanova. L'oblio di Modena durò fino al IX quando l'antico nucleo cittadino tornò a popolarsi mentre tre secoli più tardi si costituì nell'ormai rinato centro emiliano il Libero Comune. Unitosi alla Lega Lombarda, ebbe poi la meglio sull'imperatore Federico Barbarossa nella Battaglia di Legnano del 1177. Due anni prima, intanto, venne fondato a Modena uno studium universitario che rappresenta dunque uno dei più antichi al mondo. Con l'avvento delle grandi signorie centro-settentrionali, sul finire del '200 Modena passò alla famiglia degli Estensi, con Obizzo II d'Este, marchese di Ferrara, che pose fine alle dispute interne alla città tra guelfi e ghibellini e costituì il Ducato di Modena. Il dominio della signoria ferrarese degli Estensi durò per diversi secoli, fino al '700, salvo brevi periodi di avvicendamenti al potere. Uno di questi avvenne nel 1510, quando Papa Giulio II conquistò la città annettendola al territorio pontificio fino al 1527, anno della discesa dell'imperatore Carlo V in Italia, quando Modena tornò alla casata d'Este. In questo breve periodo, a reggere le sorti della città fu un'importante figura, il governatore papale Francesco Guicciardini, grande intellettuale e storico rinascimentale. Il potere estense fu infranto soltanto nel 1796, quando Modena si sollevò contro i signori e pochi mesi dopo venne occupata dalle truppe di Napoleone, entrando a far parte della Repubblica Cisalpina. Al termine del periodo napoleonico, col Congresso di Vienna del 1814, Modena fu assegnata ad un discendente della casata d'Este, Francesco IV d'Asburgo-Este che ricostituì il Ducato. Nel periodo Risorgimentale, nel 1830, Modena diede vita ad un'insurrezione guidata dal patriota carbonaro Ciro Menotti, che in seguito alla repressione del moto insurrezionale, fu messo a morte. Entrata a far parte del Regno d'Italia nel 1860, Modena si apprestava ad attraversare le due guerre mondiali che costarono svariate vittime alla cittadinanza. A seguito della strenua resistenza dei suoi partigiani che nel 1945 liberarono la città dai nazisti prima ancora dell'arrivo degli alleati, la città ottenne la medaglia d'oro al valore militare. Nel secondo dopoguerra Modena visse un grande boom economico che l'ha resa oggi una città molto moderna ed industrializzata, sede di marchi unici al mondo quali Ferrari (fondata da Enzo Ferrari nel 1929), Maserati, Panini oltre a industrie alimentari che rappresentano l'orgoglio italiano in tutto il mondo come quella del Parmigiano Reggiano e del Prosciutto di Modena. Oggi Modena, che supera i 180.000 abitanti, è sede dell'Accademia Militare dell'Esercito e dal 1997 tre dei maggiori monumenti cittadini, il Duomo di San Geminiano, la Torre “Ghirlandina” e la Piazza Grande sono riconosciuti dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità.

Sezione: News / Data: Mer 04 maggio 2016 alle 13:00
Autore: Valerio Vicinanza
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