Il mondo del calcio racconta ogni giorno storie bellissime, da pelle d’oca, tramandate di padre in figlio e che meritano di essere conosciute. Per chi continua a credere che sia soltanto un pallone che rotola in una porta sarà sufficiente tornare indietro ai primi 10 giorni di giugno e vedere come Salerno e provincia hanno aspettato la doppia sfida play out col Venezia. Una squadra di calcio è un motivo di vita per tante persone, un veicolo sociale fondamentale e un qualcosa difficile da spiegare a parole. Solo chi non è mai entrato in uno stadio può pensare sia un covo di violenti e che gli ultras siano persone da allontanare: se il pallone, dopo scandali di ogni genere, continua a rimbalzare sui manti erbosi lo deve esclusivamente alla genuina passione del cosiddetto dodicesimo uomo. Il fascino dell’Arechi diventa quasi irresistibile anche per chi non è di Salerno e tifa per un’altra squadra. Il giovane Davide, a pochi giorni dalla partenza per Londra causa lavoro, arriverà appositamente da Milano per assistere dal vivo al derby tra Salernitana e Benevento pur essendo un tifoso della Juventus. “Ci sono già stato a dicembre scorso contro il Pescara, la curva veniva giù quando segnavano i granata. Mi farebbe piacere giocasse Cerci, ho scoperto oggi che è tesserato per la Salernitana e in B può dare spettacolo”. Sarà in tribuna azzurra e porterà in Inghilterra una sciarpa granata pronto a raccontare lo strapotere dell’Arechi e, si spera, un successo del cavalluccio marino.

Sezione: News / Data: Mar 10 settembre 2019 alle 20:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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