La sconfitta di Castellammare è una battuta d’arresto che, per fortuna, non intralcia il cammino della Salernitana verso la promozione. L’antagonista sannita, sconfitto a Matera, fa sì che il vantaggio di 5 punti resti immutato a tre giornate dal termine. La matematica dice che la B è a 4 punti. Ma una sconfitta è pur sempre una sconfitta e la Salernitana, in evidente giornata no, ha disputato una delle peggiori partite della stagione. La capolista è la squadra che ha il miglior ruolino in trasferta e anche la miglior difesa, eppure, ha preso gol dopo solo un minuto. Errore tattico o di concentrazione, fatto sta che lo schieramento di Menichini non ha convinto.

Perché snaturare una squadra che ha ripreso la rotta giusta con la difesa a quattro e almeno tre uomini d’attacco in campo? Il 3-5-2 troppo accorto, non ha dato profondità alla squadra, che spesso si è accorciata su se stessa, senza riuscire praticamente mai ad uscire dal pressing della Juve Stabia né ad impensierirne la retroguardia. Menichini si aspettava le due punte, Ripa e Di Carmine e per questo si è convinto della difesa a tre. Il mister di Ponsacco ha quindi voluto adattare i suoi uomini allo schieramento dell’avversario, senza osare, come magari si sperava alla vigilia.

Per ben tre volte nel primo tempo, la difesa della Salernitana è stata beffata sul filo del fuorigioco. Ci ha pensato san Gori a tenere in gara i suoi. Palesemente in difficoltà con madornali errori di posizione i tre centrali. Non ha convinto la mediana: Pestrin, molto nervoso e a tratti spaesato, nel secondo tempo ha ceduto la regia al più reattivo Moro; non ha convinto il povero Bovo, che nel’arco della partita ha cambiato per ben tre volte posizione in campo. È mancato il gioco sulle fasce, con Colombo e Franco troppo schiacciati. Attacco totalmente abulico e inoperoso.

A fine primo tempo Menichini ha corretto il tiro con un improbabile 4-4-1-1 con Bovo dietro Calil e Franco e Gabionetta sulle fasce, per poi finire la partita con un arrembante 4-2-4 che comunque non ha sortito effetti. L’unica mossa giusta è stata l’ingresso di Negro, che ha provato a giocare tra le linee, impensierendo i padroni di casa. Decisamente una giornata no ma tanto merito va alla Juve Stabia che ha imbrigliato la Salernitana ed ha meritato la vittoria.

 

Sezione: News / Data: Dom 19 aprile 2015 alle 10:00
Autore: Michelangelo Quaranta
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