"Quella degli infortuni alla Salernitana è una vera e propria maledizione. Poi a farsi male sono sempre i giocatori della linea difensiva, sembra di rivivere a tratti quel che successe lo scorso anno. Adesso speriamo che per Bernardini non sia nulla di grave. E vadano tutti in Chiesa".  A parlare è Maurizio Lanzaro, ex difensore granata e protagonista della cavalcata che portò in serie cadetta la formazione guidata da Leonardo Menichini. Ai microfoni del quotidiano La Città, l'ex stopper di Foggia e Reggina ha parlato della Salernitana di Sannino.

Che idea si è fatto dopo la gara col Trapani?

"Non era semplice trovare il successo contro un Trapani che, nonostante i tanti pari, veniva da cinque risultati utili consecutivi. Non dimentichiamoci che i siciliani solo pochissimi mesi fa hanno disputato la finale per raggiungere la serie A. Era una partita insidiosa contro una squadra che ha mantenuto l’ossatura che le regalò i playoff ma la Salernitana è stata bravissima a mettere da subito la partita sui binari a lei più congeniali".

Si era cominciato a parlare di crisi già dopo le prime partite: questa Salernitana a lei piace?

"È stato costruito sicuramente qualcosa d’importante, c’è una squadra che non sarà destinata ad un torneo anonimo. A me piace molto, ma Salerno è una piazza esigente ed ogni risultato negativo viene preso male. La gente vuole sempre il massimo dalla squadra ma qualche incidente di percorso ci può sempre stare. Poi basta vedere cos’è successo l’anno scorso: l’avvio fu brillante, sappiamo tutti poi come andò a finire. Stavolta si è partiti in maniera molto più blanda e tranquilla, ci sono stati due ko ma a questo cammino mancava solo un successo che è arrivato meritatamente, con una prestazione importante. Chissà che non sia l’inizio di una lunga striscia di risultati positivi".

Seconda partita consecutiva senza subire gol. Dev’essere questa la forza della Salernitana?

"Assolutamente sì. Soprattutto se poi in organico ti ritrovi quegli attaccanti lì davanti che possono sempre trovarti il gol. Non subire è importantissimo, la giocata del singolo può arrivare in un qualsiasi momento con tutta quella qualità in attacco. Solo a Cesena s’è fatto veramente poco ma poi il punto per la classifica è arrivato".

Solidità difensiva. E poi Coda, Donnarumma e Rosina. Dove può arrivare questa squadra?

"La componente fortuna non è da sottovalutare. L’anno scorso partimmo bene, poi tra infortuni e squalifiche ci ritrovammo decimati e s’è dovuto lottare fino all’ultimo secondo per la salvezza. Si raggiunga il più in fretta quota 50 punti, poi pensare ai playoff non sarà assolutamente impossibile. Ci sono parecchie squadre attrezzate ma le difficoltà le incontra chiunque. Basta vedere il Bari per avere una conferma".

Le piace di più la linea difensiva a tre o a quattro? 

"Ho sentito le parole di Sannino nel post gara: la quadratura del cerchio la si può trovare con lo schieramento che s’è visto col Trapani. La squadra da garanzie in questo modo, ha lavorato tanto durante il precampionato provando queste soluzioni: è un modulo che gli si addice di più e credo che continuerà su questa strada. Anche perché mi sembra che così Rosina riesca a svariare nel migliore dei modi tra centrocampisti e attaccanti. E può essere molto pericoloso per tutti gli avversari".

Un giudizio su Sannino?

"La società ha fatto una scelta importante, forte. Il mister conosce la categoria, fin qui il lavoro è stato ottimo, io mi aspettavo questi risultati dopo le prime partite".

Sezione: News / Data: Lun 26 settembre 2016 alle 16:01
Autore: ts redazione
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