Momenti complicati a confronto. Salernitana-Crotone in programma domenica prossima sarà la sfida fra due squadre in crisi. Un posticipo che renderà infuocato il prato dell’Arechi, perché i tre punti sono obiettivo comune per rialzare la testa, scacciare via gli incubi e guardare al futuro con una ventata d’ottimismo necessaria visti gli affanni dell’ultimo periodo. Lo spera Gian Piero Ventura, traballante su quella panchina della Salernitana che sabato scorso a Cittadella lo aveva visto incredibilmente silenzioso sia nell’intervallo che per l’intero secondo tempo, prima di rientrare negli spogliatoi quattro minuti prima del fischio finale. Si augura di centrare la vittoria anche Giovanni Stroppa, col fiatone dopo una partenza lanciata e lasciando spazio a qualche rumors di troppo su un possibile cambio di allenatore. Salernitana-Crotone sarà sfida fra due autentiche deluse, con rendimenti e rispettive classifiche minate da un novembre nero. Nelle ultime cinque sfide le due squadre hanno avuto un rendimento fotocopia: una vittoria, un pareggio e tre ko, peggior cammino dell’intera serie B in compagnia di Empoli, Juve Stabia e Livorno. Del momentaccio granata si sa tutto, con numeri sotto la lente d’ingrandimento e che non fanno dormire sonni tranquilli: una sola vittoria nelle ultime nove uscite, appena sei punti conquistati in una classifica passata dalla suggestione playoff al pericolo playout. Linea di galleggiamento, mentre società e staff tecnico proveranno a ricomporre i cocci, trasmettere tranquillità nel ritiro che accompagnerà la squadra granata fino alla sfida dell’Arechi. Un autunno complicatissimo per la Salernitana, così come per il Crotone. Dopo la partenza super e il primo posto raggiunto alla nona giornata con il successo interno con il Venezia dello scorso 26 ottobre, i pitagorici hanno ingranato incredibilmente la retromarcia, frenando di colpo nella propria corsa verso i playoff.

Da primi veri antagonisti del Benevento capolista e candidati diretti alla promozione diretta, gli squali a Pordenone hanno raccolto il quarto ko esterno consecutivo, uno in meno rispetto alla striscia horror messa in fila dalla Salernitana. Un solo successo nelle ultime sei uscite, perdendo con il Perugia anche l’imbattibilità interna ed entrando in un tunnel senza fine. «Fino a qualche settimana fa avevamo fame, tanta cattiveria agonistica che ora sta mancando. Per uscire da questa crisi c’è bisogno di qualcosa che ora non abbiamo», il campanello d’allarme lanciato da Stroppa al termine della sfida con il Pordenone. Tra i tanti dati che fanno riflettere la tenuta difensiva tutt’altro che solida del Crotone, sempre bucata da ben nove partite consecutive. Peggio fa la Salernitana, con Micai costretto da undici partite di fila a raccogliere il pallone in fondo al sacco, con la trasferta di Trapani dello scorso 22 settembre ultimo clean sheet per il portiere granata. Problemi in difesa così come in attacco. Jallow, Giannetti e Djuric hanno realizzato appena otto gol, gli stessi siglati dal solo gigante nigeriano del Crotone, Simy, unica punta dei calabresi a rete fin qui.

Sezione: News / Data: Mer 11 dicembre 2019 alle 13:00 / Fonte: La Città
Autore: TS Redazione
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