Riguardo il problema tanto caro ai tifosi di Lega-Pro, relativo al calendario della stagione sportiva 14/15 (che prevede nel corso della settimana partite da giocare dal venerdi al lunedi con orari sfalsati, abbiamo chiesto al commercialista salernitano Antonio Sanges quali iniziative giuridiche possono porre in essere i tifosi per tutelare i propri diritti di “supporters-consumatori”.

Per i tifosi, la programmazione delle partite spalmate nell’arco dei tre giorni puo’ creare disaffezione e stadi vuoti, allo stato esistono strumenti giuridici a tutela dei “supporter consumatori”.

"L’iniziativa aziendale programmata dalla Lega-Pro, di far disputare in giorni diversi le gare di campionato, sicuramente risulta essere una vincente iniziativa di marketing che potrebbe quantificare nuovi ricavi da diritti tv. Al tempo stesso, tale iniziativa, che stravolge le abitudini dei tifosi abituati a seguire la domenica propria squadra del cuore, potrebbe determinare un calo di presenze allo stadio con relativa disaffezione verso il “prodotto calcio”. I “supporters –consumatori” che si ritengono “danneggiati” da tale situazione potrebbero richiedere l’applicazione della normativa prevista dall’art. 140-bis del codice del consumo ed attivare una “class action” (azione di classe)".

Per i tifosi qual’ è il punto di equilibrio tra “risultati aziendali e risultati agonistici” ?

"Per le societa’ di calcio, tale punto di equilibrio non puo’ prescindere dalla “funzione di ricavo” legata ai tifosi . Tifosi “aziendalisti” e “tifosi ultras”risultano avere due modi differenti di “amare” la propria squadra del cuore. Il tifoso “aziendalista” partecipa agli eventi agonistici e parimenti s’interessa anche degli aspetti societari del proprio club, il tifoso “ultras” preferisce invece, godersi e motivare il risultato agonistico rispetto a quello aziendale. Allo stato i club di calcio, si presentano sul mercato, come “soggetti sui generis”, rispetto al “prodotto commercializzato” , ed ai “fattori della produzione” utilizzati. Il “prodotto” spettacolo , ed i “calciatori” fattori della produzione, rendono i club di calcio oggetto di osservazione per i classici “stakeolder” , per il mercato , per i tifosi, e per le aziende sponsor".

Per i club di Lega-Pro, qual’è l’impatto “economico-finanziario” legato alla vittoria del campionato spezzatino ?

"Per i club che vinceranno il prossimo campionato di Lega-Pro, l’impatto “economico” della promozione in serie B, determinera’ i seguenti valori di bilancio: ricavi ingressi da stadio + 200 mila euro, ricavi da diritti tv +1,2 mln euro, ricavi da contributi sociali +1,8 mln euro, valore della produzione +4,8 mln di euro, costo del lavoro + 2,8 mln euro, costo della produzione + 5,5 mln di euro, perdita esercizio -300 mila euro.(fonte Report Calcio 2014). L’impatto “finanziario” quantificherà i seguenti valori: diritti prestazione calciatori +1,9 mln euro, compartecipazione Noif +2,1 mln euro, patrimonio netto +0,7 mln euro, debiti +3,4 mln euro".

Sezione: News / Data: Dom 31 agosto 2014 alle 09:15 / Fonte: Sporteconomy.it
Autore: Maurizio Grillo
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