E' iniziata da poche ore una giornata cruciale per le sorti del calcio italiano. Palermo, Foggia, Salernitana e Venezia potrebbero finalmente sapere se la loro stagione si è conclusa o ci sarà l'appendice dei playout. In casa granata c'è una certa serenità: la dirigenza, rappresentata questa mattina al TAR e presso il CONI, dall'avvocato Gianmichele Gentile è pronta a chiedere il blocco degli spareggi qualora prevalesse la linea della FIGC, va detto che il presidente Gravina si sia ammorbidito ammettendo che alla base c'è stato soltanto un qui pro quo sull'interpretazione di un regolamento che invece parla chiaro e non prevede lo scivolamento in classifica in caso di esclusione di una società a fine campionato per illecito sportivo o amministrativo. Tutto ruota, dunque, attorno alla decisione sul Palermo. Le carte parlano chiaro, i reati commessi sono un'infinità e dal punto di vista economico la gestione del presidente Maurizio Zamparini desta più di una perplessità. Si parla di sentenza definitiva e non ci sono i presupposti legali per chiudere tutto con una penalizzazione, pur con una società subentrante che si dice pronta a fornire garanzie. Addirittura sembrerebbe che il marchio sia stato oggetto di dichiarate plusvalenze per quasi 70 milioni di euro pur essendo rimasto nella disponibilità di Zamparini, un modo per modificare i bilanci ed aggirare i controlli. L'orientamento ad ora? Palermo in C, Foggia in C e niente play out. Ma tutto può ancora accadere.

Sezione: News / Data: Gio 23 maggio 2019 alle 11:35
Autore: Ugo Baldi
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