Mario Macalli, presidente della Lega Pro, commenta a Radio Touring le maxi-penalizzazioni di Reggina e Novara giunte a un mese dal termine del campionato, scagliandosi contro la lentezza della giustizia sportiva. Queste le sue parole, riportate da Reggionelpallone.it: "Tale decisione è arrivata dopo un anno, una tempistica folle, una rovina per il calcio italiano. Questi signori pensano di aver fatto del bene al calcio italiano e invece gli fanno del male tutti i giorni, questi signori lavorano male. Bisogna intervenire su chi deferisce in quarto tempo, su chi fa certi tipi di indagine, su chi perde tempo a perseguire le brave persone e non caccia a pedate quei personaggi che sono entrati e hanno fatto del male al calcio italiano. Nessuno deve permettersi di intervenire sulla giustizia ma sugli uomini si, è un dovere della FIGC. Campionato poco credibile se a 4 giornate dalla fine non si conosce la classifica? E a me lo dite? Io sono il Presidente di una organizzazione che organizza questi campionati e poi deve subire certe cose. Io sono inseguito da 4 anni da questi soggetti che mi mandano a giudizio come se dovessi avere l’ergastolo, eppure le regole le ho rispettate sempre, essendo allievo di Franchi ho imparato a fare bene. Figuratevi se non sono il primo ad essere colpito da alcune situazioni; qui rovinano i campionati, non si rendono conto dei danni che fanno, non sanno cosa fanno. La Federazione ha il compito di dare credibilità, ad un sistema che di credibilità ne ha davvero bisogno. Avere delle difficoltà, in un mondo difficile come il nostro, non deve essere una vergogna, perché si può non riuscire a rispettare un impegno pur avendocela messa tutta . E’ invece una vergogna far prendere sanzioni a distanza di tempi biblici, questa si che è una vergogna. Il mondo è fatto a scale, la Reggina le ha scese troppo velocemente ed andando così le cose rischia di ritrovarsi in un mondo che non sarà più quello professionistico. Io ho grande rispetto di chi ha gestito la Reggina, perché è gente capace, ma il calcio non è una scienza esatta. Come è scesa la Reggina risalirà, ma ci vuole rispetto per le persone, così come ci vuole rispetto per le Istituzioni, perché noi non siamo certo dei quaquaraquà, e non puoi decidere ciò che vuoi quando vuoi. Io non critico le sentenze, io critico il metodo, e questo è un metodo inammissibile. Secondo grado di giudizio prima della fine del campionato? La Federazione italiana deve fare l’impossibile per far si che ciò accada, noi abbiamo bisogno di certezze, ci sono playoff, playout e classifiche che devono essere definitive. Questi tempi biblici, e definendoli biblici sono molto buono, scandalizzano me e devono scandalizzare tutto il movimento calcistico italiano".

Sezione: News / Data: Dom 19 aprile 2015 alle 15:00
Autore: Redazione TS
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