Lunedì sera al "Comunal" di Chiavari c'era anche Giuseppe Magalini​, direttore sportivo dell'Alessandria il quale ha assistito al successo della Salernitana sull'Entella, commentato quest'oggi sulle colonne del quotidiano La Città.

Magalini, la sua Alessandria vola verso la B. La visita a Chiavari era per studiare qualche rinforzo per l’anno prossimo?

"Vado spesso a vedere giocatori e partite, nulla di personale o particolare. In questa stagione avevo avuto pochissime opportunità di vedere la Salernitana dal vivo e ne ho voluto approfittare lunedì. Inutile negare che i granata abbiano giocatori interessanti, ma conosco anche il mister, mantovano come me, e mi fa piacere avergli portato fortuna in qualche modo. Ma è stata una semplice visualizzazione da ds, come ne capitano spesso".

Che Salernitana ha visto a Chiavari?

"Una squadra che ha saputo sin da subito quello che voleva, ed alla fine l’ha ottenuto. La Salernitana ha interpretato la gara in maniera giusta e corretta, ha però sofferto troppo in un certo momento. È vero che c’è stato il cartellino rosso di Zito ma la sofferenza è stata esagerata in alcune circostanze. È come se la Salernitana avesse avuto paura di vincere la partita in quei momenti anche se in fondo di rischi concreti ne ha corsi pochissimi. Ed è per questo che penso che l’impostazione di questa squadra possa far sperare bene i suoi tifosi. Ha vinto su un campo difficile, sul sintetico, contro un’avversaria brillante dal punto di vista fisico: non è cosa di poco conto. E se devo dire la mia, visto che è troppo facile parlare di Coda, complimenti a Tuia. Mi è piaciuto molto, è stato fondamentale per la squadra".

A Chiavari è arrivata la terza vittoria in trasferta, tutte con Bollini in panchina.

"Conosco Bollini perché ci siamo frequentati in tempi non sospetti. È tatticamente molto preciso ma è soprattutto bravo nel conoscere ogni singolo particolare dei suoi giocatori. Ed è chiaro, questa situazione può solo aiutare la squadra a preparare la partita in maniera manicale. Ha messo benissimo la squadra in campo senza subire rischi o contraccolpi contro una squadra che fa del suo reparto avanzato l’arma principale. Caputo e Catellani formano una coppia ben assortita, in casa possono essere ancor più micidiali ma non gli è stato concesso quasi nulla". 

Dopo Chiavari la Salernitana vede più vicini i playoff rispetto ai playout. È giusto pensare in grande?

"È doveroso farlo. Questa squadra ha la forza per centrare un traguardo simile. La B è un campionato strano, porta a situazioni inaspettate e nel giro di poche settimane si passa - a volte anche in maniera impensabile - dal ritrovarsi in una posizione importante dopo aver lottato per non retrocedere. Serve un filotto importante. E permettetemi il termine, questa Salernitana ha la “cazzimma” giusta per farlo.

Tredicesimo centro stagionale per Coda. Come si trattiene un giocatore così?

"Ormai conosciamo benissimo le sue qualità. Se avrà l’opportunità giusta Fabiani saprà come gestire le cose ma serve anche la volontà del ragazzo. Non so se c’è di mezzo anche la Lazio di Lotito ma è normale che attorno a Coda si sviluppi un mercato abbastanza importante. La Salernitana dovrebbe però raggiungere la A: così forse sarebbe molto più semplice trattenere il giocatore".

Sezione: News / Data: Mer 22 marzo 2017 alle 13:00
Autore: ts redazione
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