Intervistato dal quotidiano l'Arena, Andrea Mandorlini ha ripercorso il proprio passato alla guida dell'Hellas Verona: “Analogie col 2013? Quello che magari poteva sembrare due mesi fa, ovvero cambiare tecnico e gettare tutto al mare. Successe la stessa cosa a noi. Non avevo grandi rapporti col presidente. Fin dall’inizio ero messo in discussione – ha dichiarato il tecnico ravennate – I numeri sono là. Tutti hanno lavorato bene. Vorrei ricordare un personaggio che per me è stato fondamentale per la risalta del club, ed è Giovanni Martinelli, davvero un gentiluomo. Perché è finita con l’Hellas? I risultati non arrivavano ma se mi avessero dato fiducia, forse ci saremmo salvati. Il mio errore? È stato quello di non andarmene. Il club dopo il secondo anno di A contattó Donadoni ma sbagliai per troppo amore. Chi allenerei del Verona di oggi? Gustafson e Henderson. Bravo l’Hellas ad anticipare la Cremonese sullo svedese. Chi gioca meglio in B? Brescia e Lecce. Perugia a strappi, poi Hellas e Palermo. Un mio ritorno all’Hellas? Ci tornerei a piedi. L’ho detto un anno fa e lo ripeto. Mi piacerebbe lavorare per il Verona, ho casa in città”.

Sezione: News / Data: Sab 23 marzo 2019 alle 20:30
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
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