Si è svolta ieri mattina al tribunale di Napoli l’attesa udienza inerente la causa intentata dalla Energy Power (società facente capo all’ex presidente Antonio Lombardi) alla curatela fallimentare della Salernitana Calcio 1919 per rivendicare la titolarità dei beni immateriali girati tramite fitto triennale alla US Salernitana 1919 a luglio del 2012 al termine di una querelle durata diversi mesi  e che comportò una sorta di spaccatura da parte dei tifosi. Il verdetto definitivo è atteso entro la seconda metà di gennaio e la situazione è chiara da tempo: la curatela, rappresentata da Walter Ivone ,  rivendica la titolarità dei simboli, Lombardi sostiene di averli acquistati nelle modalità e nei termini consentiti attraversoun’asta pubblica a luglio del 2009 in nome e per conto di una sua società, appunto l’Energy Power,che successivamente li ha girati alla Salernitana Calcio in comodato d’uso. La Salernitana di Lotito e Mezzaroma, rappresentata dall’avvocato Leopardo, è tranquilla ed a giugno acquisterà a titolo definitivo marchio, colore e denominazione sociale e l’avvocato Gentile, nelle scorse settimane, sostenne che: “i tifosi devono stare sereni, la titolarità dei beni è nostra e non sarà possibile toglierci nulla. Se abbiamo deciso di attuare la politica del fitto triennale è stato proprio per permettere alla giustizia di fare il suo corso,a noi interessava soltanto capire a chi dovessero andare i soldi. Riteniamo che Energy Power avesse tutto il diritto di vendere a chi volesse i beni immateriali in quanto legittima proprietaria”. 

Sezione: News / Data: Mer 22 ottobre 2014 alle 20:13
Autore: Paolo Siotto
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