Due spezzoni di partita, tre gol e sei punti: Ettore Mendicino è sempre più l’uomo della provvidenza per la Salernitana. Dopo l’exploit di Martina Franca, l’ex laziale si è ripetuto con l’Aversa firmando una doppietta: “E’ stato meglio di Martina –spiega Mendicino- perché fare gol, rimontando e segnando sotto la curva sud è una emozione che non si dimentica. Ora vogliamo continuare su questa strada ed andare a vincere a Lamezia. L’inizio ancora in panchina? Devo essere sincero –continua la punta- non ci ho pensato, io penso a lavorare in settimana ed a fare bene quando vengo chiamato in causa”. Questo potrebbe essere per Mendicino l’anno della definitiva consacrazione, tanto che la società ha puntato su di lui non ingaggiando un attaccante come richiesto dai tifosi: “Sono contento per aver siglato due gol in area di rigore, una caratteristica che voglio migliorare nel mio repertorio. Punto a fare meglio dell’anno scorso, sia sotto l’aspetto realizzativo ma soprattutto dal punto di vista delle presenze in campo. Per un attaccante –spiega Mendicino- la doppia cifra è un po’ una leggenda, ma per me l’importante è che la squadra vinca. Sono contento di aver lavorato bene in ritiro, non sono ancora al top ma punto a migliorare nelle prossime partite”. Grazie ai gol di Mendicino la Salernitana è prima in classifica, anche se in coabitazione: “Io faccio gol per far vincere la squadra ed aiutare i miei compagni. Io per primo voglio vincere questo campionato perché Salerno merita altri palcoscenici e la società ha investito tanto per riuscirci”. Bisogna però anche sottolineare gli aspetti negativi, come ad esempio l’aver subito tre gol in casa ed essere andati vicino alla sconfitta con un avversario non irresistibile: “Siamo solo alla terza giornata –dice Mendicino- e gli errori possono starci ma devono spingerci a fare meglio. C’è tanta gente nuova, compreso il mister che è arrivato da un mese. Nei momenti difficili però abbiamo dimostrato che in questo gruppo ci sono uomini che sanno reagire e questo credo sia un segnale importante”. Infine Mendicino rivela un piccolo aneddoto riguardante una scommessa fatta con il medico sociale Italo Leo: “Avevo stuzzicato il dottor Leo dicendogli che ultimamente l’avevo visto senza vestito in panchina, così prima della partita mi ha detto che se avessi segnato l’avrebbe rimesso. Io, quando ho fatto gol, sono andato a ricordarglielo”.

Sezione: News / Data: Dom 14 settembre 2014 alle 18:20
Autore: Marco De Martino
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