Intervistato dal Mattino, il tecnico della Salernitana Leonardo Menichini ha ricordato la sfida playout inserendo i granata tra le possibili candidate alla promozione diretta: "Almeno questa volta conoscete la data e il nome dell'avversario" scherza il trainer di Ponsacco "per noi non fu semplice: prima ci dissero che eravamo salvi, poi dovevamo preparare una partita senza sapere contro chi dovevamo giocare. Fummo bravi a riattaccare la spina sul piano mentale, disputammo due match di grande intensità. All'Arechi Djuric e Jallow misero le cose a posto, a ritorno Micai ha fatto delle belle parate ma devo dire grazie a tutta la vecchia guardia. Ancora oggi Minala mi chiede scusa per quell'episodio: giocammo in dieci per un sacco di tempo, ci ricompattammo e arrivammo meglio ai rigori. Calciò anche Casasola, reduce da un lutto devastante. Anche su di lui facemmo un lavoro specifico e psicologicamente riuscì a scendere in campo. Fu importante anche aprire le porte ai tifosi per l'allenamento prepartita, si calarono nel clima di Salerno e i tifosi ci diedero una mano. Ci fu quell'aggressione, ma il nostro portiere fu bravo a superarla. Rimpianti? No, lì ho solo amici e mi godrò le luci d'artista in serie B: il ripescaggio del Venezia è stato sacrosanto, ma noi ci siamo tolti il pensiero subito salvandoci sul campo. Oggi la rosa è competitiva, ben allenata. Insieme ad altre 4-5 squadre la Salernitana può essere protagonista per la promozione diretta". 

Sezione: News / Data: Gio 10 ottobre 2019 alle 12:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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