La chiude in rissa, come fanno tutti quelli che hanno poco da dire. E stavolta non c’è neppure l’applauso consolatorio dell’Arechi a restituirle quel briciolo di conforto che aiuta a sentirsi meno soli. La Salernitana è molle, nervosa, impotente, a pezzi. La sconfitta contro la Pro Vercelli è una batosta tremenda, che ammazza nella culla le poche certezze che cominciavano a intravedersi, o almeno a immaginarsi, dopo qualche buona prestazione non sempre ripagata dai risultati. Le casacche bianche passano 2-1 e nello stadio con il nome da principe il freddo diventa gelo che ferma il sangue. Adesso sì, Torrente rischia di brutto, nonostante le parole di patron Mezzaroma che lo blinderà dopo il 90esimo, perché stavolta, a differenza d’altre, c’è anche molto di suo in una sconfitta evitabile (...)

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Sezione: News / Data: Sab 28 novembre 2015 alle 09:30
Autore: Redazione TS
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