La Salernitana è già chiamata a non sbagliare nel derby di domenica contro l'Avellino, dove i granata dovranno riscattare la prestazione incolore messa in campo contro l'Ascoli. La classifica, dopo otto giornate, vede la banda Bollini galleggiare sulle zone pericolose di classifica, con soli 9 punti, uno score che non soddisfa affatto il co-patron della società di via Allende Marco Mezzaroma, il quale ha dichiarato attraverso le colonne del Corriere dello Sport: "Dobbiamo cercare di imporre il nostro gioco, non subirlo, ed avere continuità nell’arco della gara a livello di concentrazione e rabbia agonistica, avrebbe potuto e dovuto fare di più considerate le potenzialità dell’organico. Ma il torneo è lungo, la classifica è molto corta e quindi c’è tempo per migliorare. Dobbiamo volerlo fare, però. E soprattutto crederci".

I granata sono riusciti fin qui a vincere una sola volta, contro lo Spezia, proprio nell'unica occasione in cui la squadra è passata in vantaggio: "In queste occasioni, infatti, si è evidenziato un maggiore furore agonistico. Contro l’Ascoli, invece, la squadra è partita bene e poi si è persa. Ecco, questo non deve succedere, è una questione di mentalità. Sembra che alcune volte i calciatori si smarriscano alle prime difficoltà".

Quanto alle prospettive della squadra, la società di via Allende ha più volte ribadito che l'obiettivo minimo stagionale sia la salvezza: "Questo è stato fatto anche per alleggerire un po’ le pressioni in una piazza esigente come Salerno. Ma se in corso d’opera ci si rende conto che la squadra a livello tecnico può assicurare certe performance e che il campionato è molto livellato verso il basso, allora bisogna adattare la propria corsa a questi due parametri. Bollini? Il rapporto con l’allenatore è sempre basato sulla stima e sul rispetto reciproco. I risultati nel calcio sono tutto, ma la fiducia c’è. Anche lui, però, deve lavorare, come tutti, con più leggerezza e maggiore volontà propositiva. La squadra sembra guardare più indietro che avanti. Ed invece dobbiamo cercare di andare a prendere gli avversari uno per uno e sorpassarli. Secondo me abbiamo lo spessore tecnico per farlo. Con questa società è vietato sognare? Assolutamente no, sono tutte cavolate. Sognare è lecito, anzi per i tifosi è fondamentale. Ma si tratta di percorsi lunghi e difficili".

Sezione: News / Data: Gio 12 ottobre 2017 alle 13:00 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Valerio Vicinanza
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