Clima infuocato a Trapani per la quarta sconfitta consecutiva che condanna i siciliani all’ultimo posto in classifica. Per quanto visto ieri obiettivamente una punizione troppo severa per un gruppo che sta cercando di reagire alle avversità spinto da una tifoseria che ha dato esclusivamente la colpa all’arbitro per il ko casalingo contro una Salernitana cinica, talvolta confusionaria, ma estremamente compatta in difesa. Il pubblico ha puntato il dito contro la terna arbitrale intonando cori come “ladri” e “Lotito ha colpito ancora”, anche mister Ventura è finito nel mirino della tifoseria locale ed ha lasciato lo stadio etichettato come “buffone”. Che Massimi di Termoli abbia commesso qualche errore è fuori discussione, il suo metro di giudizio “all’inglese” è stato tutto sommato equo ma pesa una distribuzione dei cartellini rivedibile. Partiamo dall’episodio più discusso, quello del presunto calcio di rigore non concesso a favore del Trapani. Tulli si incunea in area con grande disinvoltura e non avrebbe avuto motivo di cadere dal momento che era praticamente solo davanti a Micai, ma le immagini evidenziano che non c’è nessuno sgambetto (come chiedeva la panchina del Trapani) e che il contatto spalla-spalla con Kiyine è regolare. Probabilmente l’arbitro si è indispettito sia per la caduta plateale, sia perché nel primo tempo l’attaccante aveva già simulato rischiando l’ammonizione. A tal proposito va detto che Tulli in campo non doveva proprio esserci: uscire dal campo e protestare reiteratamente con il quarto uomo avrebbe richiesto già un cartellino “arancione”, ma successivamente l’esterno siciliano ha commesso il più classico dei falli tattici su Di Tacchio ripetendosi a inizio ripresa ancora sul capitano campano. Regolamento alla mano doveva essere espulso, stesso discorso per Scognamillo che, già ammonito, colpiva in area il pallone con il braccio volontariamente: penalty solare (il primo nel 2019 per la Salernitana), manca il secondo provvedimento disciplinare che avrebbe cambiato ulteriormente l’inerzia del match. Non mancano, però, altri episodi. In avvio di partita fischiato un fuorigioco a Giannetti ormai solo davanti al portiere. Sembra, però, che Del Prete lo tenga in gioco con la punta del piede destro: sarebbe stata una grande occasione da gol. Anche Di Tacchio avrebbe meritato il doppio cartellino giallo per un intervento durissimo a metà campo su Moscati: l’arbitro sbaglia e non fischia nemmeno una punizione netta da posizione pericolosa. Ha rischiato due volte anche Sofiane Kiyine per aver atterrato un avversario che lo aveva saltato lasciandolo sul posto: ci stava almeno una ammonizione. Una direzione comunque di personalità, bravo Massimi a non farsi condizionare dal clima rovente sugli spalti, dalle continue proteste dei padroni di casa e da qualche caduta di troppo nell’area di rigore della Salernitana. Ventura, in teoria, non dovrebbe essere squalificato: c’è stato un confronto negli spogliatoi con l’arbitro, il mister era entrato in campo semplicemente per allontanare i suoi calciatori che stavano cadendo nella trappola della rissa.

Sezione: News / Data: Lun 23 settembre 2019 alle 12:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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