Il caso della «multiproprietà» di Juve Stabia e Trapani finisce in aula. La Procura federale ha reso noti i deferimenti per la vicenda che vede al centro delle indagini i 2 club attualmente militanti in Serie B, senza però coinvolgere le società per responsabilità diretta e oggettiva. Il deferimento presso il Tribunale federale nazionale riguarda infatti 4 dirigenti dei 2 club, a partire da Fabio Petroni, proprietario (tramite Alivision transport scarl) del Trapani. Oltre a lui, sono deferiti Edoardo Comito e Antonio Parente, per quanto riguarda la Juve Stabia, e l'ex legale rappresentante del Trapani, Maurizio De Simone. I club, allo stato attuale delle cose, non rischiano sanzioni né penalizzazioni, non essendo stati deferiti. I dirigenti, invece, rischiano l'inibizione da incarichi federali. Juve Stabia e Trapani, al momento, non corrono rischi. Entrambe le società, in realtà, erano state indagate per responsabilità diretta e oggettiva, ma la Procura Figc ha deciso di non deferirle al Tribunale federale nazionale, risparmiando dunque ai 2 club il rischio di una penalizzazione. La violazione dell'articolo 16 bis delle Noif, infatti, avrebbe previsto per entrambe una decurtazione «di almeno 2 punti in classifica e l'ammenda nella misura da diecimila a cinquantamila euro da destinarsi alla Figc per la cura del vivaio nazionale». Il rischio di un'esclusione dai campionati sarebbe divenuto concreto soltanto nel caso in cui sia Juve Stabia che Trapani fossero ancora in mano allo stesso proprietario al momento dell'iscrizione per la prossima stagione. Rischio che non sussiste, ancor di più senza un deferimento per i 2 club.

Sezione: News / Data: Mer 12 febbraio 2020 alle 15:30 / Fonte: ilsole24ore.com
Autore: TS Redazione
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