Tra le tante scuse che hanno spinto diversi “tifosi” a non seguire la Salernitana c’è la famosa regola sulla multiproprietà, normativa di cui tutti parlano ma che quasi nessuno ha letto. Lo avessero fatto, tanto per dirne una, saprebbero ad esempio che i granata hanno già usufruito di una deroga nel 2012, dal momento che si parla di incompatibilità nel professionismo e non nella medesima categoria. Anche questo cavillo che sembrava insormontabile all’epoca della serie D è stato aggirato in dieci minuti, conferma del fatto che la Salernitana non solo può andare in serie A, ma non avrebbe nessun problema a restarci. Tra chi cavalca l’onda del malcontento a caccia di click e notorietà e chi, fino a quando si vinceva, il problema non se l’era posto, ci sono molte persone che vedono fantasmi e ombre dietro ogni sconfitta pensando che la società parli con la dirigenza affinché dica all’allenatore di ordinare alla quadra di perdere appositamente.

“Dignità” e “Non possiamo sognare” sono altri tormentoni ricorrenti, eppure non ci vuole la memoria di un elefante per ricordare che nei restanti 92 anni di storia abbiamo visto due volte la massima serie eppure non c’erano normative teoricamente ostative. Il Consiglio Federale affronterà ufficialmente il tema delle possibili modifiche a questa regola, argomento di discussione l’abolizione dei divieti fino al quarto grado di parentela. Come anticipato dall’ex presidente della Lega B Abodi, dunque, è sempre più probabile che Marco Mezzaroma possa acquisire l’intero pacchetto azionario in caso di promozione in serie A, con Lazio-Salernitana eventualmente alla prima giornata e un numero ridotto di operazioni di mercato tra i due club. La presenza di De Laurentiis a Bari e la volontà di Ferrero, Cairo e Preziosi di investire in importanti realtà ripartite dalla D o dalla Lega Pro sta incidendo positivamente. Del resto, come disse l’avvocato Gentile, è assurdo che un calcio povero e ricco di fallimenti impedisca a presidenti facoltosi di puntare al massimo perchè la sorella è sposata col patron di un’altra squadra.

Sezione: News / Data: Sab 28 marzo 2020 alle 18:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
vedi letture
Print