Quando il talento non basta. Il calcio è ricco di calciatori di qualità tanto devastanti in campo quanto devastati fisicamente, chiedere a Giuseppe Rossi per maggiori informazioni. Andrea Nalini, purtroppo, sembra rientrare in questa sciagurata categoria. La faccia da bravo ragazzo, i sacrifici, i 60 km percorsi ogni giorno quando ai tempi della Virtus Verona si destreggiava tra il lavoro mattutino in fabbrica e gli allenamenti pomeridiani non sono bastati per entrare nelle grazie della Dea Bendata. E, quindi, il percorso per diventare un giocatore d’alto livello si fa sempre più tortuoso e ricco d’infortuni che, speriamo di no, rischiano di intaccare la sua classe cristallina. La stagione appena conclusasi è stata per Nalini la vera svolta della sua carriera, nonostante i continui stop.

Dopo un girone d'andata mostruoso e il sopraggiungere dei problemi fisici, quando finalmente il tunnel sembrava superato, ad aprile un’infiammazione al ginocchio destro costringe l’esterno granata ad un nuovo e definitivo periodo di riposo. La Salernitana vince il campionato di Lega Pro e al di la delle continue sciagure, Andrea Nalini è considerato da tutti uno degli artefici principali della promozione in serie B. La stagione cadetta è alle porte e, tanto per cambiare, l’attaccante veronese si ferma di nuovo.

A detta del medico sociale Italo Leo, il giocatore potrebbe tornare in campo verso novembre, di conseguenza la società granata potrebbe prendere in considerazione l’opzione di non inserire il classe 90’ nella lista ufficiale di inizio stagione, per poi aggiungerlo direttamente a gennaio. Giocare in cadetteria potrebbe essere la consacrazione ad altissimi livelli per un ragazzo dall’indiscusso talento. Nalini ce la sta mettendo tutta, ma non dipende solo da lui, quando il talento non basta, appunto. Lo riporta Metropolis24.it

Sezione: News / Data: Ven 31 luglio 2015 alle 19:00
Autore: Redazione TS
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