Accostato spesso alla panchina della Salernitana, soprattutto a stagione in corso, Walter Novellino è uno dei tecnici più esperti e carismatici del panorama calcistico cadetto. Intervistato dai colleghi del quotidiano La Città, l'ex allenatore di Napoli e Sampdoria ha presentato il prossimo campionato di Serie B: "Quando c’è da parlare di calcio, io ci sono sempre. Anche se per la verità preferisco allenare...".

Dopo l’esperienza a Palermo con Zamparini, adesso lei è fermo.

"Già, ma credo sia meglio ricordare la mia penultima esperienza a Modena in serie B, dove ho allenato una squadra per tre stagioni con ottimi risultati. Squadra che poi, purtroppo, è retrocessa in Lega Pro nella prima stagione senza di me".

Che campionato di serie B dobbiamo aspettarci? 

"Il livello tecnico mi pare discreto, con una squadra da battere, idee tattiche simili e solite scelte abbastanza discutibili".

Alt, lei va troppo veloce. Andiamo con ordine. Una squadra da battere, ovvero?

"Il Verona, senza dubbio. C’è questa piccola incognita di Pecchia come allenatore, ma è un ragazzo molto intelligente e saprà adeguarsi al campionato. La rosa è ampia, competitiva, hanno diversi giocatori di categoria superiore e un certo Pazzini che in serie B può fare la differenza".

Idee tattiche abbastanza simili: cioè?

"Mi sembra che gran parte delle squadre siano orientate a giocare col 4-4-2, che è il mio modulo preferito. Si va verso l’abbandono del 3-5-2, che in realtà per molti era un 5-3-2 che sapeva molto di catenaccio per non prenderle".

E quando dice “scelte discutibili, a cosa si riferisce”?

"Vedo pochi giovani in serie B. Questo campionato dovrebbe essere una vetrina, magari il trampolino per i migliori Primavera. Invece gli allenatori sono sotto pressione, sempre a rischio, e così finiscono spesso per tenere fuori i giovani perché non hanno il tempo per farli maturare".

Torniamo alle favorite. Verona e poi?

"Ci sono due squadre che mi intrigano molto. Il Cesena perché ha una bella squadra e un ds come Foschi che conosce bene le dinamiche, e il Trapani che col mio amico Cosmi lo scorso anno ha fatto davvero un grandissimo lavoro e ora può ripetersi".

Che ne pensa della Salernitana? 

"Ha tutto per fare una stagione da grande protagonista. Un allenatore esperto che sta puntando sul 4-4-2, una rosa ampia, un giocatore come Rosina che da solo può creare superiorità e spaccare una partita, e poi un padrone come Lotito che nel mondo del calcio italiano si è ritagliato uno spazio importante. Senza dimenticare che Salerno ha un pubblico favoloso: è una di quelle piazze che mi piacerebbe molto allenare".

Visto che caos a Pisa?

"Già. Sinceramente però non ho capito e non mi è piaciuto molto l’atteggiamento di Gattuso. È un mio grande amico, queste cose gliele dirò senza peli sulla lingua. Non si va via in quel modo, si resta sulla barca e si cerca di salvare tutti, compresi i giocatori e i tifosi".

Cittadella, Spal e Benevento sono le altre tre neopromosse. Uscirà da qui la sorpresa?

"Può essere e voto Benevento. Gran bella squadra. Ma sono felice che la Spal sia tornata in B, è una piazza storica, un nome che dà fascino al campionato. Il Cittadella invece è l’esempio di come bisogna lavorare in una piazza magari piccola ma con un progetto serio".

Circola una voce sempre più insistente: che ci sia qualche allenatore che paga per allenare. Le risulta?

"Sì, mi risulta, è una voce arrivata anche a me. Ed è la vera rovina della nostra categoria, oltre a una vergogna per il rispetto dei meriti sportivi e dei risultati ottenuti sul campo. Se poi una società dalla B finisce in C, nessuno si stupisca...". 

Sezione: News / Data: Gio 25 agosto 2016 alle 12:00
Autore: ts redazione
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