Era la dodicesima giornata quando Roberto Breda, indimenticato centrocampista di una delle migliori formazioni della Salernitana nella storia, ha ereditato la panchina amaranto. Squadra all’ultimo posto, idillio finito con Lucarelli e una distanza importante dalla quartultima. Il nuovo allenatore non si è dato per vinto e con la sua medicina preferita, il lavoro, ha compiuto una risalita a tratti incredibile e che vede attualmente i livornesi fuori dalla zona play out con un punto di vantaggio. Rinnovata fiducia a Diamanti e compagni, e il “Picchi” è il vero fortino nel quale si è costruita la risalita toscana. Nelle prime cinque giornate in casa, con Lucarelli al timone, erano arrivate quattro sconfitte (0-1 con il Crotone, 0-3 con il Lecce, 1-3 con lo Spezia e 2-3 con il Perugia) a fronte di un solo successo (1-0 sull’Ascoli). Roberto Breda ha esordito in casa imponendo lo 0-0 al Cittadella. Poi, solo vittorie e pareggi: 3-1 con il Foggia, 0-0 contro il Verona, 1-1 con il Padova, 0-0 al cospetto del Pescara, 2-0 rifilato al Cosenza, 1-0 al Venezia e 2-0 al Benevento. Salta all’occhio come, davanti ai propri tifosi, il Livorno non stia a guardare se l’avversaria è una contendente per la salvezza o una pretendente ai play off. Lo dimostrano le illustri vittime, ultima in ordine di tempo il Benevento (ma chiedere anche a Pescara e Verona, fermate sul pari). Solidità difensiva primo caposaldo della nuova gestione: con Breda trainer hanno segnato al “Picchi” solo Padova e Foggia. Un campanello d’allarme per gli avanti della Salernitana, che spesso e volentieri restano con le polveri bagnate e anche contro il Crotone non hanno finalizzato le palle gol create. Globalmente, i numeri avversari dicono che il Livorno ha conquistato 19 punti su 26 in casa, frutto di 5 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte. Restringendo il campo all’era di Breda, però, il ruolino è praticamente da play off: 4 vittorie, 4 pareggi e 0 sconfitte con la bellezza di 9 reti fatte e 2 subite.  Si scontrano quindi una squadra in salute e intenzionata a tirarsi fuori dalla bagarre retrocessione prima possibile (Ascoli e Cremonese sono ancora distanti, mentre indietro premono Venezia, Crotone e Foggia a quota 26, uno in meno dei labronici) e una Salernitana ancora non definita nella sua identità. Di sicuro il match sarà cruciale, al di là dei numeri avversari, per entrambe le compagini: se il Livorno perde torna quasi certamente in zona play out, se la Salernitana perde completa una discesa agli inferi che la porterebbe dalla zona play off a quella retrocessione (il bottino di vantaggio da parte dei granata è ancora consistente, ma un ko a Livorno cambierebbe le prospettive e avvicinerebbe tutto il gruppone). Nessuno firmerebbe per una X. E se a vincere fosse proprio la paura?

Sezione: News / Data: Mer 13 marzo 2019 alle 19:00
Autore: Rocco Della Corte
vedi letture
Print