Una sola vittoria nelle ultime otto partite di campionato, tra l’altro ai danni del Padova ultima in classifica. Il Carpi di Fabrizio Castori ha bisogno di un miracolo e qualcosa in più per non salutare la Serie B, che potrebbe sfumare matematicamente (in caso di risultati combinati) già all’Arechi. La squadra emiliana, fatta eccezione una breve parentesi proprio a ridosso dell’avvicendamento tecnico tra Chezzi e Castori, non è mai riuscita ad esprimere continuità. Fu in quella fase, tuttavia, che i granata di Colantuono andarono a perdere al “Cabassi”, per la crisi che poi portò all’arrivo di Gregucci. Con un girone di mezzo gli stati d’animo sono diversi: i biancorossi sanno di avere delle speranze residue di salvezza. I cinque punti di ritardo dal Livorno e gli otto dal Crotone sono un divario praticamente incolmabile. Guai, però, a pensare che la Salernitana abbia i tre punti in tasca: la gara di andata lo insegna e certifica. Il ruolino di marcia del Carpi, al di fuori delle mura amiche, è costellato di sconfitte ma conta anche ben tre vittorie e due pareggi (come la stessa Salernitana), per un totale di 11 punti conquistati sui 26 totali. Esordio con sconfitta a Foggia (2-4), poker incassato anche a Verona (1-4). Primi tre punti da corsari a Perugia (1-0), poi doppia sconfitta contro Spezia (1-2) e Ascoli (0-1). Mini-striscia positiva contro Crotone (1-1) e Padova (vittoria per 1-0), poi fu il Pescara a frenare la truppa biancorossa con un 2-0. Contro una derelitta Cremonese il Carpi si impose 2-1 nell’ultima vittoria esterna della stagione, fino a questo momento. È seguito il pareggio a Venezia (1-1) e la serie di sei sconfitte consecutive lontano dal “Cabassi” tutt’ora in corso. In successione, hanno battuto i ragazzi di Castori il Cittadella (1-3), il Brescia (1-3), il Cosenza (0-1), il Palermo (1-4), il Benevento (1-3) e il Lecce (1-4). Se gli emiliani trovano spesso il gol, è vero anche che ne subiscono a raffica. Un monito per Djuric, Calaiò, Jallow e company. In quest’annata così travagliata, con la spaccatura tra pubblico e squadra, c’è solo una cosa da fare: bissare la bella prestazione di quindici giorni fa battendo il Carpi e archiviando definitivamente la questione salvezza con tre giornate di anticipo. In una B dove Ascoli e Cremonese, fino a tre settimane fa invischiate nei play out, lottano per l’ottavo posto, la Salernitana pur con il rammarico di non essere mai stata veramente in corsa per obiettivi più ambiziosi deve adesso essere brava e concreta nel tenersi fuori da quei discorsi pericolosi che con un nulla possono risucchiarla. Il Carpi, in tal senso, non è un avversario dai numeri spaventosi.

Sezione: News / Data: Ven 26 aprile 2019 alle 14:00
Autore: Rocco Della Corte
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