Gori 6: Poteva tentare l’uscita in occasione del gol del pareggio silano, ma non gli sono attribuibili responsabilità particolari.

Colombo 6: Mostra buone cose in fase di spinta, qualche lacuna di troppo invece in quella difensiva. E’ comunque uno dei più propositivi.

Tuia 5,5: Le solite amnesie che lo caratterizzano da tempo rischiano di rovinare una prestazione nel complesso buona, soprattutto in fase di marcatura sullo spigoloso Cori.

Trevisan 6: Bravo a dettare i tempi della retroguardia, mostra qualche sbavatura in fase di disimpegno.

 Giacomini 4,5: Prestazione imbarazzante per il mancino che è il punto debole della difesa granata. Cappellacci lo capisce e gli piazza alle costole Alessandro e Calderini, così va in enorme difficoltà. Ha sulla coscienza la rete del Cosenza, visto che si fa prendere alle spalle da Corsi su un cross tutto sommato semplice da controllare. Infine non riesce a mettere un cross degno di questo nome in area avversaria.

Castiglia 6,5: Buon dinamismo e discreta qualità, tenta in diverse circostanze anche il successo personale tentando la fortuna dalla distanza.

Dall’86’ Giandonato s.v.: Ingiudicabile

Pestrin 7: E’ lo stesso metronomo preciso e puntuale della passata. Piazzato davanti alla difesa, legge con netto anticipo le situazioni tattiche recuperando palloni e facendo ripartire simultaneamente l’azione d’attacco granata senza soluzione di continuità. Il migliore in campo.

 Volpe 5,5: Batte decine di calci piazzati senza però mai trovare la giocata vincente. Non riesce nemmeno a farsi vedere in zona gol, né con inserimenti né con tiri da lontano.

Gabionetta 6,5: Inizia in maniera sensazionale, saltando avversari come birilli e portando in vantaggio la Salernitana con un rigore da lui stesso procurato. Poi gli avversari gli prendono le misure e complice anche la fatica si spegne progressivamente.

dal 79’ Ginestra s.v.: In poco più di dieci minuti può combinare davvero poco.

Mendicino 5: Solito grande lavoro sfiancante a fare a sportellate con i centrali avversari, lavoro che però lo sottrae dagli ultimi venti metri ovvero dove ci vorrebbe qualcuno che è là per buttarla dentro.

Dal 60’ Calil 6: Non è una prima punta, e si vede. Cerca sempre la palla, arretrando di diversi metri. Trova qualche giocata ad effetto ma si nota lotano un miglio che la condizione fisica è ancora approssimativa. Da rivedere.

Nalini 6: Fa intravedere buone qualità, ma forse per troppa ansia e precipitazione si perde in un bicchier d’acqua sul più bello. Gli manca lo spunto risolutivo, ma comunque grossi margini di miglioramento.

Sezione: News / Data: Dom 31 agosto 2014 alle 20:40
Autore: Marco De Martino
vedi letture
Print