Ai microfoni del canale ufficiale del Pescara, il centrocampista biancazzurro Luca Palmiero ha detto la sua in merito all'eventuale ripartenza del calcio giocato. Tra le tante ipotesi in ballo, quale ritiene la più ragionevole per la ripresa del campionato? “Credo che il campionato debba essere portato a termine, ma non saprei dire come, quando e in che tempi si potrebbe fare. Ieri ho sentito alla tv che si prospetta la ripresa intorno al 20 maggio, tuttavia mi chiedo, dal momento che i contratti scadono a fine giugno, in che modo si possano distribuire le 10 partite rimanenti…”. Se invece si considerasse l’idea di annullarlo, come se non fosse mai iniziato, lei quindi sarebbe in disaccordo? “Beh, sì, sarebbe ingiusto. Mi viene da pensare al Benevento che si trova a 20 punti di distanza dalla seconda in classifica, sarebbe una scorrettezza soprattutto per loro, i sanniti. Se si dovesse giocare adesso, io stesso non me la sentirei, per la mia incolumità e di conseguenza per quella della mia famiglia, dei miei compagni o comunque di tutte quelle persone con cui potrei stare a contatto. Tuttavia, penso che quando si potrà rigiocare lo si farà perché i medici, e non i politici o la federazione calcio (senza nulla togliere loro, che, però, non hanno le competenze giuste), ci assicureranno che non c’è più alcun rischio, quindi… perché dovremmo avere paura? Il calcio manca a me, come manca a tutti coloro che ne sono protagonisti, nessuno potrebbe rifiutarsi”.

Sezione: News / Data: Mar 07 aprile 2020 alle 15:30
Autore: TS Redazione
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