Intervenuto sulle colonne del Mattino, Sandro Pochesci, ex tecnico della Ternana, ha parlato di Adriano Montalto, obiettivo principale della Salernitana per il reparto offensivo: "Ricordo che la scorsa estate a Terni volevano Cacia o Gilardino, io invece feci di tutto per portare proprio Montalto e ricordo che feci una scommessa con i giornalisti in merito al fatto che avrebbe superato la doppia cifra".

Ma qual è stato il segreto che ha consentito la sua esplosione?

"Premetto che ancora oggi sono meravigliato del fatto che sia arrivato a questi livelli soltanto ora. Adriano è un calciatore d'area di rigore e che quindi deve giocare vicino alla porta. Un calciatore simile ai bomber di una volta come Pruzzo e Boninsegna. È molto bravo a tagliare sul primo palo, ma ovviamente ha bisogno di cross. Non bisogna, però, farlo andare lontano dall'area piccola. Durante la stagione avemmo un battibecco proprio su questo argomento, ma alla fine capì il mio ragionamento e i risultati alla fine si sono visti". 

È pronto per essere il numero nove di una squadra che vuole provare a lottare per qualcosa di importante?

"Se un giocatore è forte non c'è piazza che tenga. Lui è davvero forte, l'ha dimostrato facendo 20 gol nonostante all'inizio e alla fine della stagione non abbia giocato tantissimo. Credo che insieme agli attaccanti delle primissime della classe sia tra i migliori della categoria, poi personalmente apprezzo molto anche Puscas e Favilli. Ma se allo stato attuale ci sono pochi bomber in B è perché ormai ai giocatori offensivi si chiede non di attaccare ma di difendere: in cadetteria va di moda come modulo l'8-2. Vero è, però, che più che i moduli sono gli atteggiamenti a fare la differenza, e anche questi sono tutti difensivi".


Restando in tema di bomber, la Salernitana ha davvero bisogno di questa figura?

"Se vuoi provare a lottare per i vertici, e Salerno credo lo meriti, non devi sbagliare l'attaccante, al tempo stesso però credo che in rosa ci sia già un buon giocatore come Bocalon. A gennaio scorso era quasi tutto fatto per il suo arrivo a Terni, con Rodriguez che poi sarebbe rimasto in granata, ma alla fine complice anche il mio esonero l'operazione non andò più in porto. I calciatori, comunque, sono tutti forti o scarsi, dipende dal contesto e dal modo in cui li si fa giocare".

Oltre a Bocalon chi l'ha impressionata di più della Salernitana nel corso della stagione?

"Sprocati in primis, è un vero talento e nel giro di poco tempo arriverà in A. Vitale è un altro grande giocatore, la coppia Tuia-Schiavi mi è piaciuta molto, così come Kiyine. In più c'è Palombi, ma non è stato valorizzato molto, credo che in futuro sentiremo parlare molto di lui".

Per cui è facile intuire che ritiene la base della rosa attuale di buon livello e sulla quale poter costruire in vista del futuro?

"Sì, tanto è vero che mi aspettavo qualcosa di più nell'ultimo campionato. Per come vedo io il calcio la rosa è già importante, di sicuro se vuoi alzare il livello devi avere un portiere affidabile, un centrale di difesa di spessore, vedi Maietta dell'Empoli, un playmaker in grado di mettersi sulle spalle la squadra e che ora come ora manca in organico, io in questo ruolo andrei a prendere subito Castagnetti, e poi come già detto anche l'attaccante di spessore. Molto probabilmente la prossima Serie B sarà ancora più competitiva, ma la Salernitana ha tutto per poter primeggiare. Ora come ora la proprietà deve solo togliersi la maschera e dire che nel prossimo anno lotterà per i primi posti, magari non per la promozione diretta ma almeno per provarci fino alla fine".

Sezione: News / Data: Mar 22 maggio 2018 alle 15:00
Autore: ts redazione
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