L’assemblea pubblica indetta dal gruppo Generazione Donato Vestuti ha riscosso notevole successo e ha partorito una idea interessante: manifestare dissenso nei confronti della proprietà e allo stesso tempo amore per la maglia riempendo la curva in ogni ordine di posto sabato pomeriggio contro il Cosenza. Chiaramente viene difficile immaginare possa esserci il tutto esaurito, ma i biglietti staccati in prevendita e abbinati ai 2700 abbonati lasciano presagire un colpo d’occhio di spessore. Già nel 2010 ci fu un’iniziativa simile, merito del giovane tifoso Adriano De Falco che, con una squadra aritmeticamente retrocessa da mesi e a rischio fallimento, tappezzò Salerno di manifesti esortando tutti a riempire lo stadio in 30mila per far parlare l’intera Italia calcistica. Missione riuscita…a metà. Furono in 5000 (circa 1200 paganti), ma cantarono per 95 minuti ed era un dato di rilievo rispetto alle poche centinaia del girone di ritorno. Un tifo assordante, un qualcosa che ancora oggi viene ricordato con fierezza. “Noi non retrocediamo” il video che spopolava sul web e che ritraeva la Sud che ballava e sventolava come se si fosse vinto un campionato. Aderirono quasi tutti, compresi gli Spartani Salernitani capitanati da Nello Falcone che intesero fondare un club in concomitanza della retrocessione aritmetica in nome di un amore viscerale, senza precedenti. Tutto nato casualmente su facebook e in incontro pubblico, in quel caso a Piazza della Concordia in presenza di un centinaio di persone.

Sezione: News / Data: Gio 23 gennaio 2020 alle 22:30
Autore: TS Redazione
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