Come tanti anni fa. Era la metà dei “magnifici Novanta” quando, per primi in Italia, i tifosi della Salernitana decisero di portar in trasferta un solo striscione, sul quale campeggiasse - semplicemente - il nome della città che la squadra del cuore rappresentava. «Salerno», scritta bianca con ombra celeste su fondo granata, e una corona dorata con dentro incisa la parola «ultras» su ciascuna delle sette lettere, fu un modello che fece scuola nel Belpaese. È lo scenario d’una vigilia importante, in cui Gian Piero Ventura punta sull’effetto sorpresa per sognare il colpo grosso nel monday night, proprio in quel Bentegodi che lo vide come meteora, per poche settimane nella stagione scorsa, alla guida dei clivensi. Furioso per le notizie trapelate sul cambio del sistema di gioco (in soffitta il 3-5-2, almeno nelle prove di formazione), l’ex ct pare ormai intenzionato a passare alla difesa a quattro, base sulla quale ieri avrebbe persino provato uno schieramento a trazione iper-offensiva. Improbabile (ad oggi). Indizi e sensazioni, comunque, fanno immaginare un 4-4-2 sul modello di Pescara, dove il blitz fu figlio d’un assetto tattico lineare e compatto, che la Salernitana interpretò con una prestazione autoritaria e di qualità. A raccontarla tutta, mancherebbe un terzino destro di ruolo ma Ventura si sarebbe convinto ad adattare Karo, lasciando Migliorini e Jaroszynski al centro della difesa. Curcio - con Lopez squalificato - sarebbe il “padrone” naturale della corsia mancina. C’è traffico, e cioè tanta concorrenza, a centrocampo, dove l’unica certezza emersa in questi giorni, aspettando la rifinitura di stamani, pare l’esclusione di Lombardi. Arrivato con il fiato corto lo scorso lunedì, l’esterno dovrebbe partire dalla panchina dirottando di nuovo sulla fascia destra Cicerelli, con uno tra Kiyine e Maistro sul fronte opposto (il marocchino, ch’è pure fresco ex del Chievo, è in vantaggio, se questo sarà davvero il ballottaggio). Pare invece scontata la coppia Dziczek-Akpa Akpro lì nel mezzo. Da definire pure la composizione dell’attacco: Djuric è l’intoccabile, Gondo l’usato sicuro di queste settimane, Giannetti e Jallow rincorrono. Chissà se “a vuoto”. Ventura ha ancora un allenamento e una notte per (ri)pensarci su...

Sezione: News / Data: Dom 16 febbraio 2020 alle 12:30 / Fonte: La Città
Autore: TS Redazione
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