Si salvi chi può. Perché il rischio che per la Salernitana “il peggio debba ancora venire” - alla faccia di Ligabue - c’è, esiste, e ci sono troppi cattivi motivi per non pendere dalle labbra dei profeti d’una formalità annunciata. Sia chiaro, classifica alla mano, con cinque punti di vantaggio sulla zona playout oggi delimitata dal Venezia, i granata dovrebbero mettersi seriamente “d’impegno” per compromettere una salvezza che appena qualche settimana fa pareva già blindata (anche perché i lagunari sono attesi dallo scontro diretto con il Crotone), però il pericolo è concreto e diventerebbe ancor più reale se sabato, all’Arechi, Gregucci dovesse steccare l’appuntamento con la vittoria contro il Carpi. E qui spunta già una prima (grossa) difficoltà, figlia della storia recente. La squadra emiliana, infatti, è bestia nera per il cavalluccio marino, che in sei precedenti (Coppa Italia compresa) è sempre stato sconfitto al Cabassi come a Salerno. Ergo, va’ a fidarti del fatto che la formazione dell’ex Castori, ultima della classe, sia ormai a un passo dall’aritmetica retrocessione…

Sezione: News / Data: Mer 24 aprile 2019 alle 14:00 / Fonte: La Città
Autore: Antonio Siniscalchi
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