La sfortuna non gli ha dato tregua per oltre un anno. Adesso, in quello stadio che è stato “suo” per sei stagioni, Alessandro Bernardini spera di mettersi definitivamente alle spalle le difficoltà e tornare a essere protagonista con la maglia granata. Il difensore della Salernitana ha smaltito i problemi fisici che lo avevano costretto a mordere nuovamente il freno e da lunedì sta lavorando regolarmente con il gruppo nel ritiro di San Gregorio Magno. Difficile che possa partire dal primo minuto contro il Livorno ma già la sola presenza in panchina garantirebbe un’alternativa in più a Gregucci che nelle ultime settimane ha dovuto fare i conti con un’emergenza nel pacchetto arretrato non ancora del tutto rientrata (ai box Perticone, Mantovani e Schiavi). In ogni caso quella di sabato non sarà una partita come tutte le altre per Bernardini che in Toscana ha vissuto la fase più importante della sua carriera. Fu proprio il club amaranto a scommettere sul suo talento, ingaggiandolo a gennaio 2010 dal Varese (club con cui aveva vinto il campionato di Seconda Divisione) e facendolo esordire in massima serie. Un investimento “fiutato” anche dalla Juventus che nell’estate successiva lo chiese in prestito al Livorno per una tournée negli Stati Uniti. In amaranto Bernardini ha collezionato 136 presenze, conquistando la promozione in serie A nel campionato 2012-2013 (44 partite disputate in quel torneo), prima di tornare nel 2014-2015 dopo il prestito al Chievo Verona, sempre in massima serie. Poi è arrivata la Salernitana a scommettere su di lui, in un momento delicato della sua carriera. Un percorso caratterizzato da tanti ostacoli, tutti superati con determinazione dal centrale di Domodossola che ha indossato 78 volte la maglia granata nelle ultime quattro stagioni. Quest’anno la sfortuna non gli ha dato tregua, tenendolo perennemente in infermeria (solo 15 minuti disputat contro il Padovai). Un periodo negativo che Bernardini vuole mettersi alle spalle. Magari (ri)partendo proprio dal suo passato.

Sezione: News / Data: Mer 13 marzo 2019 alle 20:00 / Fonte: ottopagine
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
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