Quanto serve a modificare un articolo delle Noif? Una vita oppure un’oretta. Dipende. Un esempio del secondo caso lo si è avuto ieri l’altro, quando il Consiglio Federale presieduto da Gabriele Gravina, e in cui siede - in quota Lega di A - anche il patron di Lazio e Salernitana, Claudio Lotito, ha varato un nuovo comma dell’articolo 49 della “Norme organizzative interne della Figc” (il significato per esteso del famigerato acronimo Noif). In sostanza, com’è noto già da mercoledì pomeriggio, la Federcalcio ha dato il via libera alla riammissione in serie C dei club virtuosi ma retrocessi. Ratio della decisione, fuori dal burocratese e dai tecnicismi, è “risarcire” quelle società (ad esempio la Paganese) che hanno allestito squadre magari non forti per attenersi al rispetto delle regole e al principio di sostenibilità, pagando stipendi e contributi ai tesserati, a differenza di altre che d’estate hanno speso più di quanto potevano e poi non hanno tenuto fede agli impegni economici, falsando di fatto il campionato. I primi posti che si libereranno per mancate iscrizioni in C, dunque, saranno di chi è finito in D “sul campo” ma con i conti in ordine. È la battaglia vinta da Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, anche se il numero della Lnd, Cosimo Sibilia, rassicura i “suoi” dilettanti sull’utilità dei playoff di quarta serie che danno diritto a un posto in pole position per i ripescaggi (cosa diversa rispetto alle riammissioni) tra i professionisti. Al di là del merito del discusso provvedimento, comunque, in chiave Salernitana quanto accaduto l’altro giorno a Roma è (molto) rilevante perché è proprio dalla modifica delle Noif che passa, realisticamente, la possibilità della società granata d’aspirare il prossimo anno alla serie A, come pubblicamente dichiarato da Lotito e Marco Mezzaroma.

Sezione: News / Data: Ven 19 aprile 2019 alle 14:00 / Fonte: La Città
Autore: Antonio Siniscalchi
vedi letture
Print