E’ Alessio Cerci il flop di questa prima fase di campionato. Se è sicuramente prematuro bocciarlo ed etichettarlo come ex giocatore paragonando le sue disavventure a quelle dei vari Rosina, Foggia e Di Gennaro, è altrettanto evidente che al 7 di novembre nessuno si aspettava che questo calciatore facesse tremendamente fatica anche a rincorrere l’avversario per 5 minuti. Quanto accaduto con Frosinone e Perugia è emblematico e molti tifosi si chiedono quanti punti in più avrebbe la Salernitana se Ventura avesse deciso di schierare il dinamico e rapido Gondo piuttosto che un atleta apparso molle sulle gambe, demotivato e lontanissimo parente del fuoriclasse ammirato a Torino. Le parole della proprietà e dello staff tecnico lasciano intendere che ogni decisione potrebbe essere possibile se entro la riapertura delle liste a gennaio non dovesse esserci una svolta. Lotito ha parlato di “cicli della vita e dello sport che iniziano e finiscono, purtroppo qualche giocatore non entra in campo con il necessario furore agonistico e questo incide negativamente sulla mentalità e sui risultati della squadra. Toccherà all’allenatore fare le dovute valutazioni”, Ventura ha aggiunto che “o Cerci torna Cerci o così non serve a nessuno”, probabilmente deluso per il rendimento di un ragazzo che deve tantissimo all’allenatore per la sua carriera- e i suoi guadagni- e che in estate arrivò su precisa indicazione del mister. Ora è toccato a Mezzaroma affermare che “abbiamo fiducia, dipende da lui…ma non possiamo aspettare in eterno”, parole che sanno tanto di bivio: a Cerci il compito di avere uno scatto d’orgoglio e tornare almeno la metà di ciò che era. Dopo tre mesi di allenamento si può fare la differenza per 45 minuti. Viceversa non è da escludere che la proprietà possa convocarlo in sede a gennaio e decidere di interrompere anzitempo il rapporto.

Sezione: News / Data: Ven 08 novembre 2019 alle 17:00
Autore: TS Redazione
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