Accade tutto, il contrario di tutto e persino dell’altro. Il giovedì che avrebbe dovuto scrivere definitivamente il destino della corsa salvezza nel campionato di serie B s’è rivelato - nella sostanza - un giorno confuso e alla fine interlocutorio. Si allungano i tempi. E questo, al di là d’ogni tecnicismo, materia complessa e per i profani d’una noia invincibile, può esser un punto a favore della Salernitana. In soldoni: allo stato dell’arte, i playout potrebbero esser giocati dopo l’11 giugno, quando il Tar del Lazio, che ieri ha sospeso la delibera della Lega cadetta sulle quattro retrocessioni già decretate senza necessità dello spareggio, entrerà nel merito del ricorso presentato dal Foggia. Insomma, si rischia di giocare al mare. O comunque, quando sarebbe troppo tardi, perché tra un po’ comincia l’Europeo under 21 (organizzato in Italia) e poi di partite di campionato all’alba d’estate se n’è persa la memoria. Non se ne vedono più dal secolo scorso. In punta di Diritto potrebbe sembrare una valutazione effimera, forse superficiale, però realisticamente dovrebbe significar tanto. Prendete il caos d’inizio stagione: l’Entella meritava la serie B - l’hanno detto giudici, professionisti, gente di strada - e però i giorni passavano, il campionato proseguiva e mentre i ricorsi, i rinvii e le udienze andavano avanti, fu lo stesso presidente dei liguri ad arrendersi e a dire - presumibilmente - “sì, ok, faccio prima a tornare tra i cadetti vincendo la C”. Com’è poi accaduto.

Sezione: News / Data: Ven 24 maggio 2019 alle 14:00 / Fonte: La Città
Autore: Antonio Siniscalchi
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