Tanti commenti positivi sulla prestazione di numerosi calciatori granata in quel di Ascoli: Calaiò è già leader dell’attacco, Jallow ha fatto finalmente la differenza, Micai ha ostentato personalità, Perticone è stato un muro, Di Tacchio una diga insuperabile, Casasola il bomber che non ti aspetti con cinque reti in campionato. Quasi tutte le testate, tuttavia, hanno bocciato Augustin Vuletich, gettato nella mischia da mister Gregucci per la prima volta e per mezz’ora in una fase delicatissima del match. Sarà pur vero che ha sbagliato un’occasione e mezza (nella seconda circostanza è stato bravo il portiere bianconero a chiudergli lo specchio, dall’alto dei suoi due metri) e che tutti lo avrebbero metaforicamente crocifisso se l’Ascoli alla fine l’avesse pareggiata, ma gli osservatori più attenti ricordano anche una serie di ottime giocate che hanno inciso sul risultato finale. Di testa le ha prese tutte, di punizioni in zone anche pericolose ne ha conquistate quattro, in due circostanze ha attirato su di sè l’attenzione dei centrali marchigiani favorendo l’inserimento di Jallow, ogni volta che la squadra perdeva palla era il primo a rincorrere chiunque anche a costo di entrare in scivolata come fosse un difensore aggiunto. Il sei in pagella non è un voto di incoraggiamento, quanto una meritata sufficienza per un professionista serio, un ragazzo umile e un calciatore sicuramente non prolifico, talvolta non bello da vedere, ma che ieri ha dato il suo onesto contributo disputando una trentina di minuti di buon livello. Iniziasse ad inquadrare anche la porta potrebbe essere un valore aggiunto, Augustin sta confermando quella voglia matta di far parte della Salernitana che deve essere da esempio per tutti.

Sezione: News / Data: Lun 18 febbraio 2019 alle 14:00 / Fonte: IlFerraiuolo.it
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
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