Sarà pure calcio d'agosto, ma quanto accaduto nelle ultime 48 ore induce ad una serie di riflessioni che potrebbero servire a far compiere un salto di maturità a tutto l'ambiente. Se è vero che l'erba del vicino è per antonomasia sempre più verde, è altrettanto vero che Salerno deve abituarsi a giudicare calciatori, allenatori e mercato nei tempi e nei modi giusti senza lasciarsi andare a condanne definitive o facili esaltazioni. Il pubblico dell'Arechi merita un plauso proprio per questo: incoraggiamento per tutti, nessuna polemica nei 90 minuti, clima sereno intorno alla squadra, Ventura già osannato per il lavoro svolto sino a questo momento e il coro "Noi vogliamo undici leoni" che ha permesso di lanciare un segnale inequivocabile. 

Da Benevento arriva un esempio da seguire. Cosa sarebbe successo a Salerno se i granata avessero preso 4 gol in casa da una compagine di categoria inferiore? Purtroppo le polemiche sterili dei social fanno passare spesso messaggi destabilizzanti: se la Salernitana gioca bene e batte il Catanzaro "non ci illudiamo, si giocava contro una squadretta", se le presunte corazzate incappano in 90 minuti da incubo "è calcio d'agosto, non conta nulla". Aggiungiamo che se i sanniti prendono Sau reduce da infortuni e pochissimi gol in due anni "è un grande colpo, lì vogliono davvero investire", se Lotito e Mezzaroma chiudono l'affare Cerci "è un ex giocatore, l'hanno preso per fare gli abbonamenti". Per vincere, lo ripetiamo, serve un salto di qualità a 360°. Quello fatto dai seimila dell'Arechi ieri sera. E non caso sono arrivate vittoria, prestazioni e risposte positive.

Sezione: News / Data: Lun 12 agosto 2019 alle 17:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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