Il 2018 non sembra aver portato in casa Salernitana la tanto attesa svolta, anzi. Il rendimento dei granata in queste prime quattro giornate dell'anno solare è stato piuttosto deludente, con appena 4 punti conquistati, frutto del successo sul Venezia e del pareggio di Terni. Un avvio di nuovo anno non si vedeva da due anni, quando Torrente (3 gare) e Menichini (1 gara) ottennero gli stessi punti nelle prime quattro partite del 2016. In entrambi i casi si tratta del record negativo della gestione Lotito-Mezzaroma: lo scorso anno ad esempio con Bollini ottenne 7 punti in 4 gare, battendo Spezia e Vicenza e pareggiando col Novara, oltre al ko contro il Verona; anche nel 2015, in Lega Pro, i punti furono 7, con 2 vittorie (contro Martina e Aversa) 1 pareggio (contro il Cosenza) e 1 sconfitta (contro la Casertana); nel 2014 i granata, allenati prima da Perrone (3 gare) e poi da Gregucci (1 gara), ottennero 6 punti, battendo Gubbio e Barletta e perdendo contro Lecce e Pontedera; nel 2013, invece, l'avvio fu dei migliori, con 10 punti conquistati dalla banda Perrone, vittoriosa sull'Aquila, sul Chieti e sull'Aversa ma fermata sullo 0-0 in casa dall'Arzanese; infine nel 2012, in Serie D,  Perrone conquistò 9 punti, battendo Palestrina, Selargius e Sora e cadendo in casa contro il Città di Marino.

Per via di questo score la Salernitana galleggia ora pericolosamente a soli tre punti di distanza dalle sabbie mobili dei play-out, ma in un campionato così equilibrato una serie di risultati utili potrebbe invertire il trend, riportando i granata nelle zone nobili della classifica.

Sezione: News / Data: Lun 12 febbraio 2018 alle 21:00
Autore: Valerio Vicinanza
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