La sosta porta consiglio ma, soprattutto, riporta la fantasia al centro del progetto per la Salernitana dell’allenatore Stefano Colantuono: Davide Di Gennaro sta bene, si è allenato, è in rampa di lancio, la Salernitana lo aspettava. Lo accoglie, però, da interno (di qualità) del 3-4-1-2, non sulle zolle dell’ultimo passaggio. La doppia amichevole disputata ieri contro la formazione Primavera guidata in panchina da Alberto Mariani non passerà alla storia per il numero di gol segnati (12), che pure certifica salute e progressi dell’attacco ancora privo del nazionale gambiano Jallow. E’ servita, invece, al tecnico granata per studiare sbocchi tattici alternativi: Colantuono li ha sperimentati e li ha messi nel cassetto. Potrebbe aprirlo subito, senza aspettare una eventuale, futura squalifica di Francesco Di Tacchio che è diffidato. Il pericolo “giallo” non toglie smalto al centrocampista nè condiziona l’allenatore della Salernitana: finchè durerá, Colantuono lo riconfermerá come schermo davanti alla difesa e lo farà anche coesistere con Di Gennaro che, complice proprio la presenza dell’ex Avellino, può giocare da regista (e Di Tacchio in una posizione un po’ più ibrida). Contro l’Ascoli, Di Gennaro imboccò il tunnel dello spogliatoio all’intervallo e fu sostituito. Adesso per lui c’è di nuovo luce in fondo al serpentone dal quale sbucheranno Salernitana e Perugia il 21 ottobre, dopo le due partite saltate contro Verona e Cremonese. Di Gennaro in rampa di lancio e Akpa Akpro ancora in naftalina. Il centrocampista della Costa d’Avorio è ancora alle prese con un fastidio muscolare (tendinopatia all’adduttore destro) e ha svolto lavoro differenziato, a scopo precauzionale. Sarà testato martedì alla ripresa e, a quel punto, ogni giorno perso sulla tabella di marcia sarà un dubbio in più per Colantuono, che pare comunque intenzionato a fare altre scelte in mediana.

Nel frattempo il tecnico granata ha mischiato le carte ieri puntando i riflettori su alcuni uomini e alcuni settori del campo nel primo e nel secondo tempo, in base alle situazioni di gioco da provare. Alla ripresa, ad esempio, ha utilizzato Gigliotti che è diventato un punto fermo della difesa, Castiglia che ha difeso a spada tratta anche in alcune conferenze evidenziando la sua capacità d’inserimento e il vizio del gol, poi Djuric che è il centravanti titolare e Di Gennaro. Nel primo tempo, invece, insieme a Di Tacchio ha voluto rivedere all’opera Palumbo, che era un po’ uscito dai radar, e pure Mazzarani avanzandolo. Casasola a destra e Vitale a sinistra hanno la precedenza rispetto a Djavan Anderson e a Pucino. In attacco, dapprima Vuletich con Bocalon e in seguito Djuric che comunque si è mosso bene ed è in predicato di far coppia con Vuletich il 21 ottobre, nella sfida al Perugia. Bocalon scalpita ma dovrebbe inizialmente far panchina come Jallow che il 16 ottobre è impegnato con il Gambia e il 18 farà ritorno in Italia. In difesa, davanti a Micai, il terzetto difensivo (titolari due su tre nel primo tempo dell’amichevole, perchè Perticone ha fatto il vice Gigliotti) è stato guidato da Migliorini. E’ la sua occasione: complice la squalifica del capitano Schiavi, toccherà al lungagnone ex Avellino posizionarsi al centro della retroguardia, in una posizione che predilige e che è più nelle sue corde.

Sezione: News / Data: Dom 14 ottobre 2018 alle 21:00 / Fonte: La Città
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
vedi letture
Print