Minuto numero 92, squadre stanche dopo una partita di battaglia, intensa e ricca di capovolgimenti di fronte. Il Palermo attacca sulla sua sinistra, approfitta di un errato posizionamento di Gigliotti e Vitale e cerca di sfondare con Jajalo per favorire l’inserimento a centro area di Puscas. Ecco Di Tacchio effettuare uno scatto da centometrista come si fosse ad inizio gara per chiudere in calcio d’angolo con un intervento determinante. Sessanta secondi dopo l’ex Pisa prende palla sulla propria trequarti, corre a perdifiato fino al limite dell’area avversaria e serve con chirurgica precisione Tiago Casasola che sfrutta al meglio l’assist del compagno e sigla il gol della vittoria. Nel giro di sessanta secondi, dunque, Di Tacchio ha evitato il 2-1, ha contenuto con efficacia Puscas sul corner, ha effettuato uno scatto di 50 metri e ha avuto la lucidità per smarcare un compagno eludendo la marcatura dei centrali siciliani. Un po’ come fece Fusco nel pantano di Frosinone 11 anni prima. Sarà pur vero che molti degli innesti estivi hanno sin qui deluso le aspettative, ma il mediano granata è, per distacco, il miglior elemento della rosa. Una diga, un muro insuperabile, un elemento in grado di abbinare quantità e qualità, che non si arrende mai e che, pur non essendo brillantissimo quando deve impostare il gioco, appare davvero completo in ogni fondamentale.

Difficile ricordare una sola partita in cui non abbia meritato un’ampia sufficienza. Proprio all’andata annullò Nestorovski aiutando efficacemente i centrali difensivi, a Lecce fu uomo ovunque, col Padova la sbloccò con una magia dai 30 metri, con l’Ascoli ha evitato la sconfitta, con il Brescia ha salvato la faccia indovinando il gol della domenica, spesso è stato l’ultimo a lasciare il campo per metterci la faccia nei momenti di difficoltà. Gli manca solo la fascia di capitano, un riconoscimento che sarebbe doveroso verso un ragazzo giunto a Salerno in punta di piedi, forse poco sponsorizzato dai media e dai tifosi, ma tremendamente utile alla causa. La sua assenza sabato pomeriggio pesa come un macigno, ma avrà due settimane a disposizione per tornare al top anche fisicamente dopo aver tirato la carretta per sei mesi. Per coltivare il sogno play off la Salernitana si aggrappa a Francesco Di Tacchio, giocatore dai mille polmoni, dal cuore d’oro e dai piedi buoni che è un autentico punto di riferimento dentro e fuori il rettangolo verde!

Sezione: News / Data: Lun 21 gennaio 2019 alle 21:00
Autore: Gaetano Ferraiuolo
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