Ventidue elementi, più tre giovani (Ronchi, Grillo e Svonja). Finalmente la Salernitana ha le “coppie”, come amano definirle gli allenatori, Menichini incluso. Due portieri, uno esperto ed affidabile come Gori ed uno giovane e promettente come Russo. Quattro terzini, a destra c'è il solo Colombo, con PezzellaFranco e Pugliese a sinistra, tutti molto esperti e da anni militanti tra serie B e Lega Pro. All'occorrenza uno dei tre mancini dovrebbe poter ricoprire anche il ruolo dalla parte opposta. Quattro centrali come Lanzaro, Bianchi, Tuia e Trevisan, che garantiscono competitività, duttilità e compattezza al reparto. A centrocampo cinque elementi a giocarsi le tre casacche da titolare nel 4-3-3 di Menichini: due giovani, Castiglia e Giandonato, e tre veterani, Pestrin, Favasuli e Volpe, che tutti insieme danno vita ad un mix di freschezza ed esperienza peccando forse soltanto in qualità. In attacco ben setto elementi: quattro esterni, Negro, Nalini, Gabionetta e Mounard, due centravanti, Ginestra e Mendicino, ed un jolly di lusso, Calil, capace di destreggiarsi in entrambe le posizioni. Volendo trovare il pelo nell’uovo, a questa squadra manca un uomo gol, uno da doppia cifra, capace di risolvere le partite con un guizzo quando meno te l’aspetti. Non è detto però che Mendicino, Calil e lo stesso Gabionetta non possano esserne capaci. A Menichini spetterà il compito di far rendere questo gruppo al meglio. Il responso, come sempre, è poi affidato al giudice supremo: il terreno di gioco.

Sezione: News / Data: Mar 02 settembre 2014 alle 22:20
Autore: Marco De Martino
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