Impossibile “prenderla bene”. Anche se i fatti viaggiano più veloce delle parole. Accesso agli atti e poi ricorso. La Salernitana “reagisce” alla stangata del giudice sportivo andando in Corte Federale d’Appello, e però formalmente la società preferisce tenere la linea della sobrietà. Tant’è che la prima reazione del direttore sportivo Angelo Fabiani sa quasi di “richiamo” a Raffaele Schiavi, il capitano squalificato per quattro turni dopo l’espulsione di Cremona: "Non bisogna cadere in provocazioni né commettere l’errore di perdere la calma. Perché lasciarsi andare mentre si è in preda alla rabbia, tra l’altro a gara ormai conclusa, rischia soltanto di compromettere le partite successive". Eppure, tra le pieghe d’un invito alla serenità e della volontà di conservare un profilo basso, anche in tempi in cui ci sarebbe motivo e tentazione per strillare, il ds qualche sottolineatura la fa. Il tutto si riassume in una battuta: "Per sbollire la delusione d’una vittoria che sarebbe potuta arrivare nei minuti di recupero, durante il viaggio di ritorno, in auto ho ascoltato un intero disco di Francesco Guccini". Non è casuale il riferimento al celebre cantautore modenese, omonimo dell’arbitro di Albano Laziale che ha negato a Djuric un rigore parso “solare” per fallo di Kresic. "Non mi soffermo sull’episodio", frena Fabiani, salvo poi darlo un “colpetto” sull’acceleratore: "Di sicuro il direttore di gara non ha vissuto una bellissima giornata. Sorvolando sull’azione del possibile penalty, ci sono stati tanti altri momenti della partita in cui alcune decisioni hanno lasciato perplessi. Ora, comunque, pensiamo al campo, aspettando accesso agli atti e ricorso".

Sezione: News / Data: Mer 10 ottobre 2018 alle 19:00 / Fonte: La Città
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
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