"Tutto molto emozionante". Brillano gli occhi a Gigi Genovese. Lui, storico portiere e attualmente preparatore degli estremi difensori della Salernitana, gira tra le tante maglie esposte nella mostra sui cento anni di storia del club granata. Presidente onorario dell’associazione capace di mettere insieme tutti i cimeli, Genovese si sofferma sulla maglia che a cavallo tra il 1993 e il 1994 divise con Antonio Chimenti. Un mare di ricordi ed emozioni, mentre qualche tifoso passa e gentilmente lo saluta, facendo battute su qualche parata compiuta in passato.

Quali sentimenti vive Gigi Genovese in questo momento?

"Questa è una mostra che dà respiro alla storia della Salernitana. È tutto meraviglioso, dalla location scelta alle tante maglie e ricordi presenti. Questo è il giusto premio per il gran lavoro svolto dai ragazzi dell’associazione, augurandomi che in tanti si faranno incuriosire e verranno ad osservare questo meraviglioso spettacolo".

Cosa si prova nel vivere in prima persona il traguardo del Centenario?

"Un’emozione grandissima. Sono stato fortunato nel poter giocare qui ed è normale che mi affiorino in questo momento tante emozioni. C’è anche qualche rammarico ma mi reputo fortunato nel poter ricordare la passione di un pubblico incredibile e di uno stadio che ruggiva nei momenti del bisogno, abbracciando l’affetto sia della città che della provincia".

Tante le maglie anche indossate in prima persona.

"Ci sono tantissimi particolari che mi legano a personaggi del calcio come Alberti o Papadopulo che sono passati di qui. È stato un gran bel lavoro che lo riscontri panche negli occhi dei tanti tifosi presenti".

Quanto è mancato questo calore nell’ultimo torneo?

"Tanto. C’è stato un momento di paura nell’ambiente che ha portato alla diserzione. Ma fortunatamente è solo un brutto ricordo. Anche perché festeggiare il Centenario con una retrocessione sulle spalle sarebbe stata davvero dura.

Ora però conta ripartire e cancellare tutto.

"Sicuramente. Quest’annata deve essere da monito per capire dove si è sbagliato e far sì che non si ripeta mai più".

Sezione: News / Data: Sab 15 giugno 2019 alle 17:30 / Fonte: La Città
Autore: Antonio Siniscalchi
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