La Salernitana vista a Cittadella ha palesato, ancora una volta, una certa carenza di idee offensive, che hanno reso la manovra troppo prevedibile. Un problema atavico per una squadra che fa della solidità la sua arma migliore, ma che spesso stenta a trovare il guizzo giusto negli ultimi venti metri. Tanti cross, molti lanci in profondità per le torri, ma poco altro. Nulla a che vedere col bel gioco, che lasciamo ben volentieri ad altri. Si tratta, invece, di individuare valide soluzioni tattiche che permettano di trovare la necessaria incisività. Mister Colantuono lo sa ed è per questo che sta valutando l'ipotesi di tornare stabilmente al trequartista, proponendo il 3-4-1-2. Il ritorno di Rosina è stato dei migliori, con un gol e tante giocate per i compagni, spesso mal sfruttate. Il numero 10, assente da mesi, ha acceso la luce, ha dispensato gioco, ha creato occasioni, caricandosi la squadra sulle spalle con grande personalità. In attesa di un pronto rientro di Di Gennaro, sembra proprio il fantasista calabrese la chiave di volta dei granata, che non possono permettersi un altro passo falso lunedì sera contro il Brescia. A questa squadra non occorre gioco spumeggiante o "tiki taka", che non è certamente nelle sue corde e d'altronde nessuna squadra in cadetteria è in grado di esprimere, ma di idee nuove che rendano meno leggibile la propria manovra all'avversario.

Sezione: News / Data: Gio 06 dicembre 2018 alle 13:00
Autore: Valerio Vicinanza
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