Arrivederci Mary Rosy, si va all’Ultimo Minuto. Ci pensa direttamente Gian Piero Ventura a risollevare l’atavico problema delle strutture che attanaglia la Salernitana.  Da lunedì pomeriggio, infatti, la squadra “traslocherà” all’Ultimo Minuto di Battipaglia, utilizzato già in questa prima parte di stagione per alcune sgambate in famiglia. Il messaggio del trainer prima della gsra contro il Venezia è pronto ad essere attuato dagli addetti ai lavori, nei prossimi giorni impegnati nelle operazioni di trasemina autunnale (intervento simile a quello effettuata all’Arechi subito dopo il match con il Frosinone). Tempi stimati intorno alle tre settimane, con la Salernitana che si sposterà dunque all’Ultimo Minuto in attesa di poter poi far ritorno nella club house di Pontecagnano Faiano. Il centro non resterà però vuoto: nei giorni scorsi gli operai erano a lavoro anche sul secondo terreno di gioco che, però, non sarà pronto prima di dicembre. Una stoccata a denti stretti, quella di Ventura, dopo la rabbia manifestata poco più di due settimane fa durante la marcia verso il Frosinone. A far arrabbiare il tecnico l’impraticabilità del terreno di gioco del Mary Rosy causa temporali, costringendo la squadra ad una seduta in palestra. Anche il tecnico ligure si iscrive dunque alla lunga lista di allenatori granata che nel corso degli ultimi anni hanno manifestato malcontento per la gestione dei campi messi a disposizione dalla società. Colantuono, prima della firma nel dicembre 2017, visionò proprio il Mary Rosy chiedendo di trasformarlo nell’odierno quartier generale. Prima di lui ad alzare la voce ci pensò Bollini, più volte contrariato per il continuo utilizzo del sintetico del “Volpe”, ritenuto causa scatenante della continua emergenza infortuni. E non sono solo le strutture ad accentuare qualche pensiero discordante fra Lotito e Ventura. Nei giorni scorsi il co-patron granata aveva dichiarato di aver costruito una Salernitana da serie A. Tutto frenato da Ventura: «I nostri obiettivi restano quelli di cancellare i fantasmi dello scorso anno, creare un’identità e riportare la gente allo stadio. Del resto nel calcio si vive di proclami ma mi sembra prematuro parlarne».

Sezione: News / Data: Dom 20 ottobre 2019 alle 17:00 / Fonte: La Città
Autore: TS Redazione
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