Sole sul tetto della sala stampa in costruzione, tuoni e fulmini nello spogliatoio. Ieri dalle ore 13.30 alle 15 (abbondanti), dopo aver atteso tutti i granata insieme a mister Colantuono, il direttore sportivo Angelo Fabiani ha dato seguito alla “lavata di testa” in famiglia, annunciata subito dopo la sconfitta di Cittadella. All’esterno, nel parcheggio auto, sono rimasti soltanto l’addetto stampa Gianluca Lambiase e il signor Rocco, cuoco di fiducia della squadra, presenza assidua anche in trasferta, con il proprio carico di agrumi. In Veneto, invece, la Salernitana era scivolata sulla classica buccia di banana e ieri la proprietà, attraverso Fabiani, ha voluto vederci chiaro, parlando al cervello del gruppo, alle motivazioni, chiedendo “fame” e concentrazione.

C’era anche lo staff sanitario (infermeria di nuovo occupata) ma non è in discussione la condizione atletica, nessun riferimento alle gambe: la Salernitana corre ma l’ha fatto a vuoto. La tanica di benzina è arrivata, ma serviva per alimentare il taglia-erba del giardiniere sul campo principale e poi per potare alcuni rami secchi che - pare - facciano ombra al terreno di gioco rallentandone il drenaggio nei giorni di pioggia. I rami secchi, appunto. In quasi due ore di colloquio nello spogliatoio, occhi negli occhi, le parole più frequenti sono state “mai più”. Il dirigente ha chiesto a tutti di accelerare, perché il campionato non aspetta e le partite non vanno buttate in fumo per sbadataggine, superficialità. Il mercato è alle porte, di fatto è già iniziato.

Sezione: News / Data: Mer 05 dicembre 2018 alle 14:00 / Fonte: La Città
Autore: Luca Esposito / Twitter: @lucesp75
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